Un insospettabile dipendente del Comune di Librizzi, in provincia di Messina, è stato arrestato con l’accusa di aver appiccato volontariamente un incendio boschivo lo scorso 17 settembre. L’uomo, addetto all’acquedotto comunale, è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza mentre lanciava dalla sua auto una piccola palla infuocata nei pressi della strada provinciale Patti-San Piero Patti.
Le immagini delle videotrappole, acquistate da alcuni volontari del servizio antincendio, non lasciano spazio a dubbi sulla responsabilità del piromane. Nel video si vede chiaramente una BMW nera da cui viene gettato l’ordigno incendiario. I carabinieri della compagnia di Patti e della stazione di Librizzi, che hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare, hanno posto il dipendente comunale agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
L’incendio, che è stato domato dall’intervento di vigili del fuoco, protezione civile e volontari, rischiava di propagarsi alla vegetazione circostante e alle abitazioni presenti nella zona. Poco distante, infatti, si trova un insediamento di 10 famiglie che avevano installato all’esterno bombole di gas.
Secondo gli inquirenti, il rogo doloso appiccato dal piromane sarebbe collegato ad altri incendi divampati nei giorni precedenti nella stessa area. Un vero e proprio raid che avrebbe potuto avere conseguenze disastrose. Fortunatamente, grazie all’operato di forze dell’ordine e soccorritori, la situazione è rimasta sotto controllo.
L’arresto del dipendente comunale getta sconcerto nella comunità di Librizzi, un centro di neanche 3mila abitanti. Nessuno poteva aspettarsi che una persona stimata e ben integrata si macchiasse di un crimine così odioso come l’incendio doloso. I motivi del gesto rimangono oscuri. Si attende l’interrogatorio dell’indagato per comprendere cosa possa averlo spinto ad appiccare le fiamme.