Un turista inglese è stato vittima di un’aggressione, una rapina violenta, nella zona della stazione centrale di Palermo. L’episodio si è verificato in via Cosmo Guastella, dove un rapinatore ha bloccato l’uomo e, dopo averlo fatto cadere a terra, gli ha strappato una collana d’oro.
Fortunatamente, la vittima è stata soccorsa tempestivamente dai sanitari del 118 e trasportata in ospedale per le cure necessarie. Al momento, i carabinieri stanno conducendo le indagini per identificare e catturare il responsabile di questo vile atto di violenza.
Questa triste vicenda si inserisce in un contesto più ampio di preoccupazione per la sicurezza nella zona della stazione centrale di Palermo. Da tempo, i frati della chiesa di Sant’Antonino hanno sollevato l’allarme riguardo alla mancanza di illuminazione nelle strade circostanti, che risulta essere un problema ormai da mesi. La mancanza di luce rende la zona particolarmente pericolosa durante le ore serali, favorendo l’insorgere di numerosi episodi di scippi, aggressioni e furti. In un appello rivolto al prefetto di Palermo, alle forze dell’ordine e all’amministrazione comunale, i frati della chiesa di Sant’Antonino hanno espresso la loro profonda preoccupazione per l’escalation di atti criminali che hanno colpito il quartiere Oreto-Stazione. Si chiede alle istituzioni di intervenire con maggiore presenza sul territorio, sia di giorno che di notte, e di risolvere il problema dell’illuminazione delle strade. Inoltre, viene sollecitata un’attenzione maggiore alle situazioni di povertà e marginalità che possono contribuire alla diffusione della criminalità.
I frati sottolineano l’importanza di esercitare il diritto alla tutela e alla protezione, sancito dalla Costituzione italiana, invitando i cittadini a denunciare situazioni pericolose che potrebbero sfociare in violenza e reati. Inoltre, si chiede a tutte le parti coinvolte di fare il possibile per ridurre il divario sociale ed economico e creare opportunità lavorative per tutti, in modo da prevenire situazioni in cui individui disperati si sentano costretti a commettere reati per sopravvivere. L’appello dei frati si conclude con un invito a tutti gli uomini e le donne di buona volontà affinché si uniscano nella creazione di una comunità solidale, che si sostiene a vicenda e si impegna per creare luoghi di pace e tranquillità.