Palermo come Dubai, via al Marina Yachting: ormeggi per megayacht e boutique
Inaugurato a Palermo il nuovo waterfront del Porto, con il Marina Yachting: un'imponente opera di riqualificazione urbana che punta a rilanciare la città come meta turistica internazionale
È stato inaugurato oggi a Palermo il nuovo Marina Yachting, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si tratta di un’imponente opera di riqualificazione urbana e riconnessione tra la città e il suo porto, che punta a trasformare il capoluogo siciliano in una meta turistica e crocieristica internazionale.
Inaugurato a Palermo il nuovo waterfront del Marina Yachting
L’area interessata dai lavori è vastissima: oltre 40 mila metri quadrati dell’antico Molo Trapezoidale, che da luogo degradato e abbandonato è stato completamente rigenerato e dotato di servizi all’avanguardia. Sono stati demoliti 30 mila metri cubi di strutture fatiscenti e abbandonate, comprese due enormi gru industriali alte 54 metri. Al loro posto sono sorti edifici ultramoderni come un centro congressi, un teatro panoramico, parcheggi, 14 ormeggi per megayacht e soprattutto un esclusivo complesso commerciale e ricreativo affacciato direttamente sul mare.
Una “cittadella del gusto” con il meglio dell’enogastronomia e del lifestyle siciliano
“Abbiamo lavorato per cancellare lo stereotipo per cui Sciascia diceva che ‘Palermo ha voltato le spalle al mare’” ha dichiarato soddisfatto Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità Portuale di Palermo. E in effetti il risultato sembra proprio all’altezza delle aspettative: il lungomare della Cala si estende ora fino al Castello a Mare, inserito nel patrimonio Unesco, in un percorso pedonale panoramico che collega il porto commerciale con il cuore antico della città.
L’obiettivo è trasformare Palermo in meta turistica competitiva nel Mediterraneo
Ma la vera novità sta nella creazione di una sorta di “cittadella del gusto e del lifestyle” made in Sicily, una Barceloneta in versione siciliana. All’interno del Marina Yachting hanno infatti aperto diversi spazi espositivi e di ristorazione gestiti dalle più rinomate aziende dell’isola. C’è il Gambero Rosso con la sua accademia di corsi sulla cucina e i vini locali, la gelateria Cappadonia con gusti a base di agrumi siciliani, la catena di rosticcerie Passami ù Coppu con le sue rivisitazioni gourmet dello street food.
E poi boutique di moda come Giglio, caffetterie, birrifici artigianali e pasticcerie storiche di Palermo. Il tutto in un contesto architettonico ultramoderno, con vista sul mare e sui lussuosi yacht ormeggiati alla marina. Un luogo finalmente all’altezza del blasone e della tradizione culinaria di Palermo, pronta a competere con le mete turistiche più rinomate.
“Vogliamo che il porto non sia più percepito dai cittadini come una zona off limits, ma diventi uno spazio urbano vivo, popolato da residenti e turisti” spiega Monti. Del resto già nel primo anno di attività si prevedono oltre 2 milioni di visitatori, tra crocieristi e diportisti. Ma anche i palermitani riscopriranno il piacere della passeggiata sul mare, trashopping di qualità, degustazioni gourmet e iniziative culturali.
Un segnale importante per una città che da troppi anni si è ripiegata su se stessa voltando le spalle al suo straordinario waterfront. Ora invece Palermo può ambire seriamente a diventare una meta turistica competitiva nel Mediterraneo, sulla scia di Dubai e Barcellona. Certo, la strada è ancora lunga, ma il Porto di Palermo sembra aver imboccato la rotta giusta per diventare finalmente uno dei fiori all’occhiello della città.