Tragico incidente sulla Statale, perde la vita un ragazzo di 22 anni
Nicolò Torrisi ha perso la vita nel tragico impatto, un'altra persona ferita

Un nuovo tragico incidente stradale si è verificato ieri sera, 12 ottobre, lungo la statale 121 Paternò-Catania, nei pressi del territorio di Belpasso. A perdere la vita è stato Nicolò Torrisi, ragazzo di soli 22 anni originario di Adrano, che viaggiava sul sedile passeggero di una Renault Megane guidata da un amico 23enne.
Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, erano circa le 21 quando l’auto con a bordo i due giovani, che procedeva in direzione Catania, avrebbe prima urtato il guardrail che costeggia la carreggiata per poi schiantarsi violentemente contro il muro in cemento del cavalcavia poco distante.
L’impatto è stato tremendo, tanto da sbalzare il corpo del 22enne Torrisi fuori dall’abitacolo, facendolo finire rovinosamente sull’asfalto dove è morto sul colpo. Nulla hanno potuto fare i sanitari giunti immediatamente sul luogo della tragedia. Lievi ferite invece per l’amico della vittima che si trovava alla guida, trasportato per accertamenti all’ospedale San Marco di Catania.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Motta Sant’Anastasia e del nucleo radiomobile della compagnia di Paternò, i vigili del fuoco e il personale Anas, che ha provveduto a chiudere momentaneamente la statale per permettere i soccorsi e i rilievi del caso utili a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Stando alle prime informazioni, sembra non ci siano altri veicoli coinvolti.
La morte del 22enne Torrisi ha destato profondo cordoglio nei familiari e in tutta la comunità di Adrano, scossa per la perdita di un’altra giovane vita. Purtroppo non è il primo grave incidente che si verifica lungo questo tratto della statale 121, una strada che troppo spesso è teatro di schianti anche mortali.
Proprio domenica scorsa, a poche centinaia di metri di distanza, un carabiniere era stato travolto da un’auto mentre effettuava i rilievi di un precedente sinistro stradale, riportando gravi ferite. Una scia di sangue che sembra non avere fine e che deve far riflettere sulla necessità di intervenire con urgenza per aumentare i livelli di sicurezza lungo le arterie siciliane, spesso teatro di vere e proprie stragi.