Nella notte tra il 29 e il 30 settembre si è verificato un principio di incendio a bordo del traghetto Cossyra, mentre la nave era in navigazione tra Lampedusa e Porto Empedocle. L’allarme è scattato intorno a mezzanotte, quando le fiamme hanno iniziato a divampare nella sala macchine della nave.
A bordo del Cossyra si trovavano 177 persone, di cui 150 passeggeri e 27 membri dell’equipaggio. Tra i passeggeri anche 83 migranti che erano stati trasferiti dall’hotspot di Lampedusa.
Appena scoppiato l’incendio, è stato attivato il piano di emergenza. Il comandante ha chiesto l’intervento della Guardia Costiera, che ha inviato sul posto la motovedetta SAR CP324 da Lampedusa e la nave Diciotti. Le due imbarcazioni hanno effettuato le operazioni di trasbordo dei passeggeri, che sono stati tutti messi in salvo.
La nave Diciotti ha anche spento le fiamme nella sala macchine del Cossyra con getti d’acqua, riuscendo a circoscrivere l’incendio. Secondo le prime ricostruzioni, il rogo sarebbe partito da un guasto tecnico.
Dei 177 passeggeri a bordo, 147 sono stati trasferiti sulla Diciotti e condotti al porto di Porto Empedocle. I rimanenti 30, tra cui alcune famiglie con bambini piccoli, sono stati riportati a Lampedusa dalla motovedetta come misura precauzionale. Non ci sono stati feriti o intossicati.
Nonostante lo spavento iniziale, l’incendio non ha mai messo in pericolo la vita dei passeggeri. Le fiamme sono rimaste confinate alla sala macchine e l’evacuazione è stata effettuata con successo. Il tempestivo intervento della Guardia Costiera ha permesso di mettere tutti in salvo nel giro di poche ore.
Il traghetto Cossyra, rimasto senza propulsione, è stato preso a rimorchio da un’altra imbarcazione ed è attualmente in viaggio verso il porto di Lampedusa scortato da una motovedetta della Guardia Costiera, dove verrà ispezionato per valutare i danni e la necessità di riparazioni.
L’incidente fortunatamente non ha avuto gravi conseguenze. Il pronto intervento e il perfetto coordinamento tra equipaggio, capitaneria di porto e forze dell’ordine, ha permesso di risolvere una situazione potenzialmente critica, confermando ancora una volta l’elevata professionalità e preparazione del personale impegnato nei soccorsi via mare.