È morta Scilla, la cavallina che Maria David aveva cercato di salvare dalle fiamme
La cavallina, gravemente ustionata, è stata trovata senza vita questa mattina dal veterinario

Una triste notizia scuote la comunità di Cefalù: Scilla, la puledra che Maria David aveva cercato disperatamente di mettere in salvo durante i devastanti incendi di sabato scorso, non ce l’ha fatta. La cavallina, gravemente ustionata, è stata trovata senza vita questa mattina dal veterinario che si stava prendendo amorevolmente cura di lei.
La storia di Scilla aveva commosso tutti. Sabato, mentre le fiamme divampavano nella zona di contrada Caldare e minacciavano la sua scuderia, la 42enne Maria David non ci ha pensato due volte a sfidare il fuoco per portare in salvo i suoi amati cavalli. Purtroppo non ce l’ha fatta a metterli tutti al sicuro: lei stessa ha perso la vita tra le fiamme, mentre il padre e il fratello sono riusciti a salvare alcuni equini. Scilla era stata trovata in fin di vita tra le macerie della scuderia.
Nonostante le gravi ustioni riportate, un barlume di speranza si era acceso quando la puledra era stata affidata alle amorevoli cure del veterinario. Nonostante Scilla non riuscisse ad aprire gli occhi, nelle ultime ore aveva mostrato piccoli segnali di miglioramento. Purtroppo però questa mattina la triste notizia: Scilla non ce l’ha fatta.
“Un dolore immenso, una telefonata che non avrei voluto ricevere. Scilla non ce l’ha fatta – scrive su Facebook Tania Mazzola, una delle tante persone che hanno fatto il tifo per la cavallina -. Ci abbiamo provato, ci abbiamo voluto credere fortemente a dispetto di chi voleva abbatterla. Grazie a tutti quelli che hanno fatto il possibile per lei. Scusatemi ma non riesco nemmeno a scrivere. Ciao Scilla adesso correrai fra le nuvole con la tua amata Maria”.
Lunedì, quando a Cefalù sarà lutto cittadino per dare l’ultimo saluto a Maria, anche Scilla verrà ricordata con commozione e rimpianto da tutti coloro che hanno sperato fino all’ultimo che ce la potesse fare. La sua storia di coraggio e speranza, pur nel tragico epilogo, rimarrà per sempre impressa nei cuori della comunità. Adesso, come scrive Tania Mazzola, la puledra potrà finalmente correre libera accanto alla sua padrona, colei che l’ha amata fino a sacrificare la propria vita per tentare di metterla in salvo.