Una vera e propria tragedia si è consumata ieri a Cefalù, in provincia di Palermo, dove Maria David, 42enne del posto, è morta travolta dalle fiamme di un vasto incendio mentre tentava coraggiosamente di mettere in salvo i suoi amati cavalli.
La donna, che gestiva un maneggio in contrada Mazzaforno, si era recata sul posto insieme al padre 90enne e al fratello nel disperato tentativo di liberare gli animali intrappolati da un incendio divampato nel pomeriggio. Purtroppo il fumo e la scarsa visibilità hanno impedito a Maria di orientarsi, finendo per essere circondata dal fuoco.
Quando i soccorritori sono riusciti a raggiungerla per lei era ormai troppo tardi: il suo corpo semi-carbonizzato è stato rinvenuto in una cunetta. Una morte orribile che lascia attonita l’intera comunità di Cefalù e non solo.
“Non doveva finire così” scrivono gli amici sui social network, ricordando Maria come una donna solare, gentile e sempre pronta ad aiutare gli altri. “Avrebbe fatto di tutto per i suoi cavalli” dicono. E infatti li ha difesi fino all’estremo sacrificio, perdendo la vita per salvare le creature che tanto amava.
Un gesto eroico ma che ha il sapore di una tragedia annunciata, l’ennesima in una Sicilia ormai martoriata dagli incendi divampati in questa torrida estate. Sono decine i focolai appiccati deliberatamente da criminali senza scrupoli, mentre le istituzioni faticano a far fronte all’emergenza.
“La prevenzione è la via maestra” scrive su Facebook l’ex Iena Ismaele La Vardera. Serve un potenziamento dei mezzi di prevenzione e spegnimento, oltre a pene più severe per i piromani. Ma siamo sempre lì, a rincorrere le fiamme anziché anticiparle. E a piangere vittime innocenti come Maria David, che lascia un vuoto incolmabile tra i suoi cari e in tutta Cefalù.
“Giustizia per una morte assurda” è il grido che si alza dai social network. Perché simili tragedie non possono più ripetersi.
I Carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire le cause del rogo. L’ipotesi è che dietro possa nascondersi l’azione dolosa di qualche piromane. Si cercano testimoni, elementi utili. Ma nulla potrà restituire Maria ai suoi cari, né lenire un dolore così grande.
Cefalù piange la sua figlia coraggiosa, che non ha esitato a rischiare la vita per portare in salvo i suoi amati cavalli. Il suo gesto altruistico deve essere d’esempio per tutti, la sua memoria onorata costruendo una Sicilia più sicura e protetta dagli incendi. Basta lacrime, basta vittime innocenti.