Tragedia a Lampedusa: neonato di 5 mesi muore annegato

La salma del bimbo è stata portata nella camera mortuaria del cimitero di Lampedusa

Una tremenda tragedia si è consumata nelle acque di Lampedusa nelle prime ore di oggi. Un neonato di appena 5 mesi è morto annegato.

La tragedia si è consumata durante le operazioni di soccorso di un barcone carico di migranti. Erano circa le 4 del mattino quando una motovedetta della Guardia Costiera è intervenuta per soccorrere l’imbarcazione con a bordo 46 persone partita dalla Tunisia. Nel caos del salvataggio, con i migranti spostati tutti su un lato della barca per avvistare i soccorsi, il natante si è rovesciato.

In quel frangente drammatico, il piccolo di 5 mesi che si trovava tra le braccia della giovane madre è scivolato in acqua. I soccorritori si sono prodigati per recuperare tutti i naufraghi finiti in mare. Purtroppo, quando hanno riportato a bordo il corpicino esamine del neonato, era troppo tardi.

La salma del bimbo è stata portata nella camera mortuaria del cimitero di Lampedusa mentre la madre, una ragazza minorenne originaria della Guinea, è stata accompagnata all’hotspot locale dove sta ricevendo supporto psicologico. È comprensibilmente sotto choc per la perdita del suo piccolo, con cui stava affrontando il viaggio della speranza verso l’Europa.

Una tragedia straziante, l’ennesima di queste disperate traversate nel Mediterraneo. La salma è stata portata alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, mentre la mamma del neonato si trova all’hotspot di contrada Imbriacola. La polizia ha chiesto, per la donna, un supporto psicologico. Della ricostruzione del caso si occupa la Capitaneria di porto.

La mamma del neonato è originaria della Guinea. E’ una minorenne che viaggiava, assieme ad altre 45 persone, su un natante salpato da Sfax, con la sorella, il cognato e il nipotino. I poliziotti in servizio all’hotspot di contrada Imbriacola, assieme alle psicologhe del centro, stanno adesso valutando se sia più opportuno trasferire la donna e i suoi familiari con un aereo o con il traghetto di linea affinché restino in provincia di Agrigento e siano presenti quando la salma del piccolo, al momento sotto sequestro, verrà trasferita a Porto Empedocle.

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