Raimondo Todaro e la battaglia vinta contro il cancro. Il racconto commovente del ballerino siciliano a Verissimo: “Scoperto dopo un’appendicite. Mi operavo di lunedì e il martedì tornavo ad Amici”. Una testimonianza agghiacciante ma allo stesso tempo di immensa speranza quella di Raimondo Todaro, il ballerino e insegnante siciliano di Amici, che per la prima volta ha raccontato in tv la sua battaglia contro il cancro. Ospite a Verissimo, Todaro ha rivelato di aver avuto due tumori maligni nel 2020, proprio mentre registrava la prima edizione del talent show di Maria De Filippi.
Tutto è iniziato da un intervento che sembrava di routine, quello dell’appendicite. Ma qualcosa non andò per il verso giusto, come spiega il danzatore catanese: “L’operazione è durata 4 ore perché l’appendice aveva bucato un pezzo d’intestino. Da lì ho iniziato a fare controlli ed è arrivata la terribile notizia: due tumori maligni, mi dovevo operare subito”.
Iniziò così un calvario di interventi e cure. “Durante la prima edizione di Amici ho affrontato due operazioni a distanza ravvicinata. Il lunedì andavo in ospedale, mi operavo e il martedì tornavo a lavorare come se nulla fosse per non far preoccupare nessuno”. Un comportamento che nascondeva in realtà un dolore immenso: “Fisicamente ero a pezzi ma in studio sorridevo, non volevo occhi diversi addosso. Il lavoro è stato la mia salvezza perché era l’unico momento in cui non ci pensavo”.
Anche alla figlia Jasmine, nata dal matrimonio con Francesca Tocca, Raimondo non ha potuto rivelare la gravità della situazione: “Le dicevo che papà aveva male alla pancia, mi vedeva entrare e uscire dall’ospedale ma era piccola. Ho avuto tanta paura ma bisogna reagire”. Ora, dopo aver trionfato sul male, Todaro lancia un messaggio di prevenzione: “Se non fosse stato per quell’appendicite non me ne sarei mai accorto, i controlli mi hanno salvato la vita. La prevenzione è tutto”. E con la moglie Francesca, nonostante voci di crisi, il legame prosegue: “Litighiamo come tutte le coppie ma ci amiamo, sono geloso perché sono siciliano”.