In un momento storico segnato da costi aggiuntivi per tagliare a metà un toast o una crepe, ad Alia – tra le Madonie sud-occidentali nella città metropolitana di Palermo – c’è un bar che sembra rimasto fuori dal tempo: un caffè costa solo 30 centesimi e non c’è nessun sovrapprezzo da pagare nemmeno per il servizio al tavolo.
Il caffè a 30 centesimi nel bar fuori dal tempo: la filosofia del fondatore Bernardo Perrone
Quella del bar pasticceria rosticceria Perrone, che dal 1960 si trova in via Giuseppe Garibaldi, è una filosofia sociale e di marketing che arriva da lontano e nasce da un’intuizione di Bernardo Perrone, fondatore del locale morto qualche anno fa. Negli anni Sessanta decise di fare del caffè un prodotto civetta: venduto a un prezzo basso (oggi quasi un quarto rispetto al costo medio di 1,09 euro secondo i dati di Comunicaffè), l’espresso diventa un’esca per attirare i clienti e aumentare anche le vendite di altri prodotti.
Una strategia commerciale vincente da 60 anni
Una strategia imprenditoriale e commerciale che in più di sessant’anni ha resistito, portata avanti di generazione in generazione, facendo del bar Perrone quello con il costo del caffè più basso d’Italia. Dagli anni Settanta con 20 lire (meno di un terzo rispetto ad altri locali), fino a 300 lire alla fine del vecchio conio poi convertito a 20 centesimi con l’euro. Dieci centesimi in più sono stati aggiunti per il Covid e i rincari di luce e gas.
Controcorrente alla moda degli scontrini pazzi
Nell’antico feudo conosciuto come “Città giardino”, si possono avere scontrini quasi increduli per i (pochi) turisti, abituati al fenomeno opposto dell’estate 2022 con prezzi esagerati: dai 2 euro in più per tagliare un toast sul lago di Como ai 10 centesimi per un cappuccino senza schiuma ma con più latte a Ostia, fino all’arancino a 6 euro e 20 all’aeroporto di Catania. Controcorrente vanno i Perrone con i loro 30 centesimi a caffè in un bar a conduzione familiare: Giuseppe prepara dolci e salati con il figlio Bernardo, la moglie Mariagrazia sta alla cassa e la figlia Tecla serve ai tavoli. La supervisione è della vedova del fondatore, Santina di 93 anni.
Il bar più economico d’Italia
Nel bar più economico d’Italia si servono circa 857 tazzine al giorno, sei chili di caffè che talvolta diventano anche nove. Il listino è chiaro: 30 centesimi l’espresso, 40 il macchiato, 80 il corretto. Un euro il cappuccino, come ginseng e orzo. Sui dolci e rosticceria nessun rincaro, acqua e tavolo inclusi.
Commenti entusiasti su TripAdvisor
I commenti su TripAdvisor lodano il coraggio e la qualità: “Di questi tempi è rischioso ma al cuore non si comanda. Dieci, cento, mille bar Perrone in tutta Italia”. Un autentico contro-trend che attira curiosi e affezionati in cerca della tazzina da trenta centesimi simbolo di una filosofia sociale che resiste al tempo.