Tutto sul bluff, la tecnica mentale più utilizzata da chi vuole fare del poker la propria professione

Oggi, il poker è il gioco di carte in assoluto più praticato a livello internazionale. Per dare un’idea della sua diffusione massiva basti citare per esempio il fatto che, in media, vi si dedichino oltre cento milioni di persone a cadenza annuale solo prendendo in considerazione la sua modalità online.

Sebbene caratteristiche intrinseche come la semplicità relativa delle sue regole e la possibilità di realizzare un elevato numero di mani in poco tempo lo abbiano reso sin da subito estremamente attraente, a lungo è stato esclusivamente definito un gioco d’azzardo. In realtà, per diventare campioni a poker si necessità di molto di più che di semplice fortuna, soprattutto se si ambisce a garantirsi un successo prolungato nel tempo. 

A dimostrazione di questa affermazione, c’è il riconoscimento giunto nel 2009 da parte dell’Associazione Internazionale di Sport Mentali. Con questa, il poker è entrato a far parte degli sport mentali insieme a discipline come il bridge, gli scacchi e il go e potrebbe prendere parte alle Olimpiadi in un futuro prossimo.

Su questa base, questo articolo non si concentrerà tanto sulle regole da apprendere per perfezionarsi nel poker, quanto piuttosto sulle strategie mentali che devono essere messe in atto se si vuole ambire a ottenere grandi risultati. Prima di farlo, però, si forniranno alcuni dettagli significativi della storia del gioco per aiutare il lettore a immergersi gradualmente nel suo affascinante mondo.

La storia del poker, in breve

Il poker ha una vita millenaria. Secondo gli studiosi, infatti, i suoi primi antenati potrebbero essere una specie di domino diffuso nella Cina del secolo X d.C., oppure l’As-nas persiano del secolo XVII d.C. 

Per assistere a partite più somiglianti alla sua forma moderna, però, si dovette aspettare fino al 1829, anno in cui l’attore inglese Joseph Crowell riportò che a New Orleans era celebre un gioco nel quale quattro persone si sfidavano servendosi di un mazzo composto da venti carte. 

Il suo primo regolamento ufficiale, invece, risale al 1858. Dopo pochi anni, la diffusione del poker era già capillare in tutti gli Stati Uniti grazie ai soldati al fronte nel periodo della Guerra di Secessione (1861-65). 

La fondazione delle World Series of Poker di Las Vegas da parte di Benny Binion nel 1970 e la sua decisione di rendere il Texas Hold’em il protagonista assoluto del loro Main Event contribuirono ulteriormente alla sua fama. Il passo finale è poi stato compiuto con la popolarizzazione degli Smartphone nell’ultima decade del secolo scorso, la vittoria del suddetto Main Event nel 2003 da parte del contabile principiante Chris Moneymaker e la diffusione crescente del servizio di internet ad alta velocità

Il bluff, la strategia mentale principale del poker 

Bluff: di cosa si tratta

Semplificando, in molti credono che il bluff non sia altro che una strategia che consiste nell’ingannare i propri avversari facendo loro credere che si dispone di carte diverse da quelle che in realtà si hanno. Sebbene questa affermazione sia vera, il bluff viene non a caso innalzato al livello di una vera e propria arte da parte dei più rinomati campioni a livello internazionale, richiedendo lo sviluppo di numerose abilità, nonché della capacità di rispettare i tempi corretti per metterlo in pratica.

Bluff: si inizia osservando

Come nella maggior parte delle azioni che si compiono nella vita quotidiana, uno dei segreti per ottenere grandi risultati nel più breve tempo possibile consiste nell’osservazione. In altre parole, spesso è molto meglio trascorrere un periodo di tempo guardando come si comportano le persone con cui si ha a che fare e gli esperti in un determinato settore prima di iniziare ad agire.

Il primo passo quando ci si siede a un tavolo verde, dunque, è quello di concentrarsi con attenzione sul linguaggio del corpo e le espressioni facciali dei propri avversari. Col passare del tempo e mano a mano che si accumula esperienza, questo permetterà di identificare comportamenti e modalità di gioco che, ripetendosi, possono essere facilmente copiati e utilizzati a proprio vantaggio.

Saper controllare le proprie emozioni

In riferimento all’osservazione precedente, si deve prestare un’attenzione particolare, in quanto anche gli opponenti – soprattutto se sono esperti – sono a conoscenza di questo trucco. Questo significa che si deve imparare a nascondere le proprie emozioni ai loro occhi. 

Per riuscirci, c’è chi indossa occhiali scuri e chi, invece, cerca di mantenere un’espressione del viso sempre impassibile al di là del momento di gloria o di sofferenza che ci si trova ad affrontare. Oltre alla celeberrima poker face, però, si deve anche fare attenzione al proprio body language; come si sa, infatti, il veicolo prediletto dal cervello per trasmettere i propri pensieri e per tradire le proprie emozioni è proprio il corpo. 

Frequenza del bluff

In genere, chi è alle prime armi farebbe meglio ad avvicinarsi al gioco familiarizzandosi innanzitutto con le sue regole principali. Per farlo, bisognerebbe affidarsi solo al meglio che c’è online. Questo provider  non è solo rinomato a livello internazionale per la sua sicurezza e l’ampia gamma di varianti e di tornei – tra i quali spiccano quelli multi-tavolo – che mette a disposizione dei suoi clienti, ma anche per la presenza di una spiegazione dettagliata di tutte le regole, sia del gioco classico che delle sue varianti, più e meno conosciute. Insomma, affidarsi al leader del gioco può risultare essere la scelta migliore per imparare le basi del gioco ed eserciarsi sulle loro proposte migliori per mettere in pratica le poker regole.

Dopo averlo fatto, si potrà iniziare a cimentarsi con il bluff. Generalmente, la frequenza d’uso di questa tecnica cresce in maniera direttamente proporzionale all’aumento delle ore che si trascorrono al tavolo verde. 

Come in ogni altro ambito della quotidianità, però, si deve sempre cercare di raggiungere il giusto equilibrio. Se si bluffa in ogni mano, gli avversari tenderanno a non farsi ingannare e a metterti alla prova; se lo si fa invece troppo poco, si trasmetterà loro il messaggio che si gioca solo quando si è in possesso di combinazioni di carte vantaggiose. 

In questo caso, la principale maestra è la pratica. Se si è indecisi sul da farsi, ci si può far guidare inizialmente dal caso; per esempio, si potrebbe utilizzare un orologio per decidere se bluffare o meno – si potrebbe provare a farlo se le lancette segnano un minuto pari, e rinunciarvi, invece, se si trovano su uno dispari. 

Tipi principali di bluff: semi-bluff e pure bluff

Anche se esistono vari tipi di bluff, questi sono i più diffusi e i migliori con i quali iniziare a prendere confidenza con quest’arte. Per farsene un’idea più diretta, non si deve fare altro che visionare le partite dei migliori giocatori del mondo su Youtube e lasciarsi ispirare. 

Tra i due, il semi-bluff è la strategia meno rischiosa in quanto, sebbene le carte che si hanno non siano ottime, hanno la possibilità di portare a una combinazione migliore con lo sviluppo della partita. In questo caso, si può avere la meglio sugli altri presenti se si riesce a farli passare o se si ricevono dal dealer carte vantaggiose.

Il pure bluff, invece, non viene fatto solo quando le proprie carte non sono buone, ma anche quando la probabilità che si convertano in una combinazione valida nel corso della mano è estremamente ridotta. In una situazione di questo tipo, la vittoria è possibile solo a seguito del ritiro precoce di tutti gli altri partecipanti.

Il poker è un gioco mentale: lo dimostra il bluff

Per farsi valere al tavolo da poker non basta la fortuna. Come si è evidenziato in questo articolo, grandi risultati possono solo giungere se si studia tanto, pratica molto e se ci si perfeziona nel bluff, che più di una semplice strategia viene indicato spesso come un’arte.  

Saper ingannare gli avversari e riuscire a capire quando si viene imbrogliati da questi ultimi è fondamentale in questo senso. Per riuscirci, però, è necessario sviluppare ottime capacità di osservazione ed imitazione, ma anche mettere sempre le emozioni sotto il controllo della mente e bluffare in modo equilibrato e solo quando le carte di cui si dispone lo permettono.

Continua a leggere le notizie di DirettaSicilia, segui la nostra pagina Facebook e iscriviti al nostro canale News Sicilia
Potrebbe piacerti anche