Ad Altofonte il funerale di Matteo Brandi, l’eroe morto salvando la Sicilia dagli incendi
Oggi ad Altofonte i funerali di Matteo Brandi, l'operaio forestale morto per ferite riportate nella lotta agli incendi in Sicilia. L'appello di Schifani.

Si sono svolti questa mattina ad Altofonte, in provincia di Palermo, i funerali di Matteo Brandi, l’operaio forestale di 67 anni deceduto per le ferite riportate nella lotta agli incendi che hanno devastato il Palermitano.
Alle ore 10, nella chiesa di San Giuseppe in Piano Maglio, parenti, amici e colleghi hanno dato l’ultimo saluto a Brandi.
Vittima degli incendi dolosi
Matteo Brandi era un “centounista”, ovvero un lavoratore a tempo determinato del Corpo Forestale della Regione Siciliana. Il 24 luglio scorso era intervenuto insieme ai vigili del fuoco e alla Protezione Civile per combattere il vasto rogo divampato nella zona di Monreale. Purtroppo Brandi aveva riportato gravi ferite durante le operazioni, che ne avevano reso necessario il ricovero all’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo. Dopo una battaglia durata circa due settimane, il 67enne è deceduto lo scorso 14 agosto.
L’appello di Schifani
“Oggi abbiamo salutato per l’ultima volta Matteo Brandi, ennesima vittima innocente di mani criminali, che ha lottato fino alla fine compiendo il proprio dovere”, ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, presente ai funerali insieme all’assessore regionale all’Ambiente Elena Pagana.
Onorare il sacrificio degli operatori
«Tutti – ha aggiunto il governatore – dobbiamo fare di più perché questi lutti cessino. Soltanto denunciando i criminali che devastano l’ambiente e mettono a rischio le vite di tanti, possiamo onorare Matteo e chi come lui ha perso la vita nei roghi. In questa triste occasione voglio ricordare e ringraziare tutte le persone impegnate nel contrastare gli incendi. Solo grazie alla loro esperienza e alla capacità professionale, unite a un grande coraggio, i danni al nostro patrimonio naturalistico non sono stati ancora più gravi di quelli che abbiamo dovuto soffrire in questa estate dalle condizioni climatiche eccezionali che hanno agevolato l’opera dei piromani».