È morto l’operaio forestale ferito negli incendi di Monreale di luglio
Non ce l'ha fatta Matteo Brandi, operario forestale ferito negli incendi di Monreale

Non ce l’ha fatta Matteo Brandi, l’operaio forestale di 67 anni rimasto gravemente ferito nelle operazioni di spegnimento degli incendi divampati a Monreale il 24 e 25 luglio scorsi.
Matteo Brandi non ce l’ha fatta, è morto per le ferite riportate
L’uomo, durante le attività per domare le fiamme, aveva riportato una lesione alla colonna vertebrale. Ricoverato d’urgenza all’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo, è morto nella notte tra sabato e domenica.
Era impegnato nello spegnimento degli incendi a Monreale
È la quarta persona morta dopo i gravi incendi scoppiati nel Palermitano il 24 e 25 luglio scorsi. Le sue condizioni erano apparse subito critiche, i medici hanno tentato il possibile ma l’operaio forestale non ce l’ha fatta.
Il cordoglio del sindacato Flai Cgil Palermo
“Apprendiamo con grande tristezza della morte di Matteo Brandi, l’operaio forestale impegnato nello spegnimento di un incendio, nelle giornate del 24 e 25 luglio scorso. Il primo pensiero va ovviamente ai familiari e ai colleghi di lavoro, a loro tutta la nostra solidarietà e l’affetto della Flai Cgil di Palermo.” Così dichiara il segretario generale della Flai Cgil di Palermo, Dario Fazzese, alla notizia della morte in ospedale del forestale rimasto ferito insieme a un collega mentre spegneva un incendio a Monreale.
Servono più sicurezza e una riforma del settore
“Fatti come questo si possono e si devono evitare. Da anni – aggiunge Fazzese – denunciamo la necessità di una maggiore attenzione ai dispositivi di sicurezza ma questo non è sufficiente. Bisogna immaginare una profonda riforma di questo settore affinché a fronteggiare gli incendi non siano più lavoratori di 67 anni, che invece dovrebbero trasmettere la propria esperienza e professionalità ai tanti giovani che avrebbero la voglia e la forza di impegnarsi per la tutela della propria terra”.
La Flai Cgil Palermo se necessario scenderà ancora in piazza, anche nei prossimi giorni, per chiedere una riforma urgente del settore. “Altro che demandare un tema così complesso alle associazioni di volontariato della protezione civile che – sottolinea Fazzese – per quanto siano certamente di aiuto a fronteggiare le emergenze, non possono sostituire l’idea di una gestione pubblica e professionale della lotta agli incendi.”