Matteo Messina Denaro è grave, ricoverato in ospedale

L'ex primula rossa di Cosa Nostra si trova attualmente nel reparto di chirurgia del nosocomio aquilano

Colpo di scena nella vicenda del superboss Matteo Messina Denaro. Il capomafia, arrestato a Palermo lo scorso 16 gennaio dopo 30 anni di latitanza, è stato trasferito d’urgenza dal carcere de L’Aquila, dove è detenuto in regime di 41bis, all’ospedale San Salvatore del capoluogo abruzzese.

La notizia, anticipata da fonti sanitarie e confermata dai legali del boss, parla di un improvviso aggravamento delle condizioni di salute di Messina Denaro, affetto da tempo da un tumore al colon in stato avanzato. Secondo quanto dichiarato dall’avvocato Lorenza Guttadauro, che assiste il boss insieme al collega abruzzese Alessandro Cerella, Messina Denaro verserebbe in condizioni critiche, al punto da aver bisogno di un ricovero urgente.

L’ex primula rossa di Cosa Nostra si trova attualmente nel reparto di chirurgia del nosocomio aquilano, sorvegliato da un imponente servizio di sicurezza per scongiurare eventuali tentativi di fuga o di contatti con l’esterno. Già lo scorso 27 giugno il boss era stato operato nello stesso ospedale per un intervento urologico, tra lo stupore e la preoccupazione dei sanitari e della cittadinanza aquilana.

Stando a quanto dichiarato dall’avvocato Cerella, le condizioni del detenuto sarebbero peggiorate drasticamente nell’ultimo periodo, con forti dolori e difficoltà persino a reggersi in piedi. Per questo i legali presenteranno a breve un’istanza al Tribunale della Libertà dell’Aquila per ottenere il via libera definitivo al ricovero. Una richiesta che, se accolta, potrebbe trasformare la degenza da temporanea a permanente.

Secondo il legale, le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro si sono aggravate nelle ultime settimane, tanto che il detenuto – riferisce Cerella – è costretto ad alimentarsi soltanto con succhi di frutta ed altri integratori. «Sul punto – ha aggiunto il legale – voglio evidenziare il lavoro straordinario, encomiabile che lo staff diretto dal professore Mutti porta avanti fin dal primo momento che ha preso in cura il mio cliente». Il quadro clinico aggravato sta portando il boss di Castelvetrano a continui ricoveri lampo all’ospedale dell’Aquila, l’ultimo la settimana scorsa. Il boss, condannato all’ergastolo per le stragi del 1992-1993, è detenuto all’Aquila dal 16 gennaio scorso, dopo essere stato arrestato a Palermo dai carabinieri del Ros.

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