In Sicilia è nuovo record di caldo con punte di 45°C nell’entroterra. La Sicilia continua a bruciare sotto una cappa di caldo asfissiante, con temperature record registrate in molte zone dell’isola. L’anticiclone africano non dà tregua, portando correnti roventi di origine sahariana destinate a persistere per giorni.
Temperature estreme nell’entroterra
Nuovi picchi estremi sono stati raggiunti nelle ultime ore in diversi centri dell’entroterra. A Campobello di Mazara il termometro ha segnato ben 45,6°C, a Caltagirone 45,5°C. Valori elevatissimi anche a Sciacca con 44°C, ad Agrigento 44°C, a Mazara del Vallo 43,5°C e a Gela 43,3°C.
Secondo le previsioni di 3BMeteo.com, tra martedì e mercoledì prossimi si potrebbero addirittura superare i 45-46°C nella zona di Riesi, Butera e Delia, nel Nisseno. Picchi di 42-44°C sono attesi sulla piana di Catania.
Caldo soffocante, seppur con valori leggermente più contenuti, anche sulle coste e nei grandi centri urbani. Si prevedono infatti massime fino a 35-37°C su Palermo e Messina città, con picchi ancora più alti nelle aree interne del palermitano e del messinese.
Notti tropicali senza tregua
Nella provincia di Agrigento sono attesi 42-43°C, con località dell’entroterra che potrebbero superare tale soglia. Le temperature rimarranno roventi anche di notte, con minime difficilmente sotto i 26-28°C in pianura.
La situazione di caldo anomalo proseguirà almeno per altri 10 giorni secondo gli esperti, con valori costantemente di 8-10°C superiori alle medie climatiche del periodo. Prosegue dunque l’incubo per la popolazione siciliana, tra notti insonni e giornate torride.
Il mix di caldo e afa mette a dura prova soprattutto anziani e soggetti fragili. Le autorità raccomandano di uscire nelle ore meno calde, bere molta acqua, preferire cibi leggeri e vestire comodi con indumenti di cotone, oltre a prestare massima attenzione in caso di attività all’aperto. Piccoli accorgimenti per difendersi da un’estate che si preannuncia di fuoco sulla Sicilia, con temperature da vero e proprio inferno.