“La Sicilia è un territorio unico al mondo, bisogna salvaguardarla”. Non ha dubbi il musicista Roy Paci, che in un’intervista rilasciata a La Sicilia ha parlato del suo profondo legame con la terra natia.
Originario di Augusta, dove tornerà il 13 agosto per un concerto speciale, Paci ha vissuto a lungo anche all’estero, da New York a Parigi passando per Barcellona e Amsterdam. Ma il richiamo della Sicilia è stato troppo forte e da cinque anni è tornato a vivere nell’Isola.
“Me la sono sempre portata dentro – racconta – Ora la vivo con occhi più maturi, che mi permettono di apprezzarne l’essenza”. Secondo Paci, ogni siciliano dovrebbe essere orgoglioso di appartenere a questa terra al centro del Mediterraneo, “un continente a parte” con una storia e cultura millenarie.
Certo, ammette il musicista, “nel tempo abbiamo devastato il nostro territorio in maniera selvaggia”, con l’inquinamento e la cementificazione. Ma la Sicilia conserva comunque un patrimonio inestimabile, “un vero e proprio tesoro” che andrebbe preservato.
“Io farei pagare un pedaggio per entrare nell’Isola – afferma Paci – altro che Ponte! Il turismo da solo potrebbe soddisfare il bisogno dei siciliani”. Occorre però cambiare mentalità, uscire dall'”ignoranza” che impedisce di guardare oltre e scommettere su questa immensa ricchezza territoriale.
La musica può fare la sua parte, sostiene l’artista, ma non basta. Serve l’impegno di tutti, a partire da una politica attenta e una buona amministrazione locale. Roy Paci non risparmia critiche a “quelli che dietro una tastiera sembrano capaci di cambiare il mondo ma nella realtà non ci sono mai”. Lui, che non si è mai arreso di fronte alle difficoltà, lancia un messaggio di speranza: valorizzare le nostre risorse, la cultura, la bellezza dei luoghi, puntando sul turismo sostenibile. Per far risplendere il tesoro Sicilia agli occhi del mondo.