La condanna a 9 anni per un 66enne di Partinico che avrebbe abusato della propria nipotina è diventata definitiva, con la cassazione che ha respinto il ricorso. L’uomo si è visto confermare la sentenza che era stata già emessa in primo grado, e confermata in appello, con l’accusa di violenza sessuale, pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico.
I carabinieri della stazione di Partinico avevano portato avanti le indagini nell’estate del 2021 a seguito della denuncia di abusi presentata dalla figlia dell’uomo. La vittima degli abusi era una bambina di soli 7 anni al momento dei fatti. Le indagini dei militari dell’Arma avrebbero trovato riscontro in tutti e tre i gradi di giudizio, anche sui pesantissimi episodi di violenza sessuale e pedopornografia.
Secondo le indagini, il presunto aguzzino avrebbe costretto la nipote a filmarsi senza vestiti e le avrebbe dato delle caramelle e cinque euro per farla stare zitta. La madre della piccola vittima aveva cominciato a nutrire qualche dubbio dopo aver notato la figlia avere degli strani comportamenti. Ha deciso di fare delle indagini approfondite, che hanno portato alla luce la verità.
Ad essere saltata fuori anche una presunta violenza che lo stesso 66enne avrebbe consumato su una delle figlie in passato, la sorella della mamma che ha avuto il coraggio di denunciare questa storia. La rappresentante della parte civile è stata la mamma della piccola vittima, mentre l’avvocato Bartolomeo Parrino ha difeso l’imputato ritenendo che il compendio probatorio non fosse sufficiente per un processo fondato sulle sole dichiarazioni della bambina.