Nasce a Palermo il primo Robot Empatico, interagisce con le persone

di Redazione Web
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È palermitano il primo robot “empatico”. Progettato nel laboratorio di Robotica del Dipartimento di Ingegneria nell’Università del capoluogo siciliano, grazie all’inner speech, cioè il discorso interiore, Pepper è in grado di riflettere ad alta voce, spiegare il ragionamento che lo ha portato ad una decisione ed esprimere le emozioni che quella situazione gli fa provare.

Pepper, l’etica e l’empatia

Pepper ha un viso simpatico, occhi tondi, è alto come un bambino di 5 anni. E il suo aspetto non è un elemento secondario, ci spiega il professore Antonio Chella che dirige il laboratorio di robotica da lui stesso fondato nel’97. Uno dei punti su cui si concentrano gli studi del team che dirige è proprio quello della fiducia…

Le sfide della robotica cognitiva

“La nostra mission è la robotica sociale – dice a SkyTg24 –. Sogniamo un mondo in cui persone e robot possano convivere insieme, con il giusto livello di fiducia, perché noi umani dobbiamo fidarci dei robot nella maniera corretta, non delegare compiti che sono e devono essere di nostra competenza ma approfittare delle straordinarie possibilità che ci offrono.  Collaboriamo con psicologi, filosofi, neuroscienziati, musicisti e compositori e con loro studiamo le persone per individuare modelli computazionali che possiamo inserire nel robot. Stiamo lavorando sulle emozioni, sul discorso interiore e sulla teoria della mente. Quando parlo con una persona immagino quali siano i suoi gusti e le sue preferenze e cerco di impostare il giusto dialogo. Ecco, vorremmo che i robot capissero con chi stanno parlando per relazionarsi in maniera corretta con le persone e interagire con loro nel modo giusto.”

Pepper e il linguaggio interiore

“Uno degli aspetti sotto osservazione è il modo in cui il linguaggio interiore può influire sulle azioni di un robot e migliorarne la capacità di risolvere quesiti e dilemmi” dice la ricercatrice Arianna Pipitone, docente di intelligenza artificiale al dipartimento di scienze umanistiche.  “Uno degli aspetti sotto osservazione è il modo in cui il linguaggio interiore può influire sulle azioni di un robot e migliorarne la capacità di risolvere quesiti e dilemmi” dice la Pipitone.

Esperimenti e risultati

Il team conduce un esperimento, a cui ha avuto la possibilità di assistere la giornalista di SkyTg24. L’operatrice Sofia al computer sposta un piatto e lo mette su una tovaglietta, in una posizione giusta, compiendo dunque una operazione corretta. Pepper osserva il monitor, riflette ad alta voce, dice che la posizione in cui il piatto è stato collocato è corretta, fa i complimenti a Sofia e aggiunge che sulla base della valutazione di quel contesto, un evento negativo si può verificare solo nel 10% dei casi e di conseguenza prova felicità ad alta intensità.

 

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