A seguito della pandemia, gli e-commerce hanno visto un boom di crescita: poiché le persone non potevano acquistare come facevano di norma, hanno deciso di spostarsi sul web, alla ricerca dei prodotti più svariati.
Non a caso, il CBD sta diventando sempre più popolare tra i consumatori che cercano integratori naturali per il benessere fisico e mentale, e l’e-commerce, come testimoniato anche dai siti più noti in Italia, è diventato uno dei canali principali per la vendita di prodotti a base di CBD online. L’industria del CBD e-commerce sta crescendo rapidamente, e le previsioni indicano che continuerà a crescere nei prossimi anni.
Ma qual è la situazione in Sicilia oggi?
In questo articolo daremo uno sguardo ai risultati registrati dall’Istat dello scorso anno e alle previsioni sul futuro degli e-commerce al livello globale.
E-commerce o negozi fisici? Due modi diversi di vivere il commercio ma che (in futuro) potrebbero coesistere pacificamente
L’aumento degli e-commerce è dovuto (anche) alla passata pandemia da Covid-19
Ricordate il periodo delle chiusure forzate, delle regioni ‘colorate’ e del coprifuoco?
Sembra passata un’eternità, ma in effetti non è poi così lontano. Ebbene, quel periodo che molti di noi cercano di dimenticare ha avuto un impatto notevole sull’economia di tutta Italia, compresa la Sicilia.
Di fatto, in occasione del Black Friday del 2020, l’associazione delle imprese del commercio moda Confesercenti Fismo aveva stimato una perdita di 83 milioni di euro di vendite dei negozi fisici, a favore degli e-commerce.
Infatti, veniva proprio riportato che per i commercianti era la spesa in abbigliamento e accessori a subire il tracollo più preoccupante, con 25 milioni di euro al giorno spesi online piuttosto che presso i negozi fisici.
Ma questo squilibrio ha avuto un impatto notevole anche nei settori della tecnologia, degli elettrodomestici, dei giocattoli e dei libri, per un totale pari a 36 milioni di euro al giorno trasferiti agli e-commerce.
Ma se nel 2020 questi dati sembravano allarmare i negozianti fisici, ora la situazione sembra essersi riassestata, o perlomeno siamo sulla buona strada.
Ad ogni modo, gli e-commerce continuano a prosperare, registrando un aumento considerevole.
E-commerce: dati in positivo in Sicilia
È innegabile che i provvedimenti presi dal governo durante la pandemia abbiano favorito l’ascesa degli e-commerce, ragion per cui i proprietari dei negozi fisici hanno chiesto di ritrovare un equilibrio dopo il gap creatosi nel 2020.
Ora, anche se la situazione sembra si stia sistemando, gli e-commerce stanno continuando a registrare una crescita promettente.
Per essere precisi, negli ultimi anni si è verificato un incremento del 60% per i negozi online: questi sono i dati aggiornati al 2022 presi dall’Istat. L’Ufficio economico Confesercenti commenta con sorpresa i risultati, ma con ancora un occhio di preoccupazione verso i piccoli esercizi, che tuttora faticano a recuperare i livelli pre-pandemia.
In linea generale, nel 2021 questi ultimi hanno registrato 1,7 miliardi di fatturato in meno rispetto al 2019.
Questo dato è mediato da due settori con un andamento inversamente proporzionale: se da una parte l’alimentare continua a registrare una notevole crescita, il settore dell’abbigliamento non ha la stessa prospettiva. Stessa situazione per librerie, profumerie, reparto del giocattolo e della cura della persona.
I dati riportati dall’Istat evidenziano quindi che le abitudini degli italiani sono cambiate, favorendo l’acquisto online.
Ma questo significa che, nel futuro, assisteremo alla fine dei negozi fisici?
In realtà, non esattamente. Dopo due anni di pandemia, le persone desiderano ancora connessioni umane e autentiche, il che potrebbe essere sfruttato a vantaggio degli esercizi.
Qual è il destino dell’e-commerce al livello globale?
L’unica costante del commercio è il cambiamento. E l’unico modo per andare avanti è adattarsi.
Nell’ultimo anno, abbiamo visto milioni di aziende dare prova di resilienza di fronte agli imprevisti, contribuendo a oltre 27.000 miliardi di dollari di vendite al dettaglio in tutto il mondo. Ma il 64% delle aziende globali si sta ancora riprendendo dall’impatto negativo della pandemia.
Gli ostacoli economici derivanti dalla pandemia si sono ulteriormente aggravati nel 2022, quando la guerra tra Russia e Ucraina ha portato a sanzioni che hanno ritardato o bloccato del tutto gli scambi commerciali. Di fatto, l’instabilità fiscale sta provocando l’inflazione più alta degli ultimi 40 anni.
Gli acquisti online sono aumentati del 77% su base annua a pochi mesi dalla pandemia, accelerando l’innovazione e l’adozione del commercio digitale di mezzo decennio. Fare acquisti, lavorare e socializzare online è diventato un fatto comune.
Ma come dicevamo poco fa, dopo anni di blocchi e restrizioni, le persone ora desiderano anche connessioni significative in tutti gli aspetti della vita, compreso il commercio. Gli spazi fisici rendono possibili i punti di connessione tra commercianti e clienti, compreso il commercio online e offline.
Quando i marchi si troveranno ad affrontare le sfide del 2023, dovranno rispondere aggiungendo flessibilità ai loro prodotti, piani e politiche. Con una recessione economica all’orizzonte, essere agili non è mai stato così importante.
Ad ogni modo, sebbene la crescita del commercio stia rallentando, le vendite al dettaglio totali nel 2022 sono aumentate del 15% dal 2020 e si prevede che raggiungeranno più di 31.000 miliardi di dollari nel 2025. Ma sarà una scalata lenta.
Conclusioni
In questo articolo abbiamo cercato di fornire una panoramica generale in merito all’ascesa degli e-commerce in Sicilia. Successivamente, abbiamo analizzato i dati della crescita dell’acquisto online al livello globale, evidenziando che, in ogni caso, gli utenti apprezzano la comodità degli e-commerce ma cercano ancora un contatto autentico con il prossimo.