Arrestata la maestra Laura Bonafede: avrebbe favorito Matteo Messina Denaro
Secondo le indagini, il loro rapporto risalirebbe al 1996, e la relazione sovverte le regole di Cosa Nostra

Laura Bonafede, maestra di 55 anni di Castelvetrano, è stata arrestata per favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza di pena. La donna, figlia del capomafia Leonardo Bonafede, ha intrattenuto una lunga relazione con il boss latitante Matteo Messina Denaro.
Secondo le indagini, il loro rapporto risalirebbe al 1996, e la relazione sovverte le regole di Cosa Nostra, poiché Laura è sposata con l’ergastolano Salvatore Gentile.
Bonafede avrebbe provveduto alle necessità di vita quotidiana del latitante, facendo arrivare la spesa durante il periodo del Covid e utilizzando un linguaggio cifrato per proteggere l’identità degli altri membri della rete di protezione del boss. Ora emerge che Laura e Messina Denaro avrebbero condiviso un percorso di vita, vedendosi in appuntamenti veloci come quello avvenuto al supermercato.
La scoperta della relazione tra i due è frutto delle indagini condotte dal procuratore Maurizio de Lucia, dall’aggiunto Paolo Guido e dal sostituto Gianluca De Leo. Bonafede avrebbe provveduto alle necessità di vita quotidiana del latitante. Gli faceva avere la spesa nei giorni del Covid temendo che Messina Denaro venisse contagiato. Avrebbero usato un linguaggio cifrato per tutelare l’identità di altri protagonisti della rete di protezione del boss.
Ora emerge che Laura Bonafede e Messina Denaro avrebbero addirittura condiviso un percorso di vita. Nell’ultimo periodo erano stati costretti ad allontanarsi, ma la voglia di vedersi avrebbe prevalso. E così avrebbero fissato appuntamenti veloci, come avvenuto al supermercato.