La scarlattina è una malattia che sta interessando la Sicilia, in particolare nelle scuole. Molte mamme sono preoccupate, ma non ci sono motivi di allarme. La situazione attuale rientra nella media, soprattutto se si considera il periodo pre-Covid.
Con l’arrivo della pandemia e il distanziamento sociale, molte malattie, tra cui la scarlattina, sono state pressoché azzerate. Tuttavia, ora che le scuole sono riaperte e i bambini tornano a frequentarle, la scarlattina sta riprendendo piede. Si tratta di una malattia esantematica causata da Streptococco beta-emolitico di gruppo A. Si trasmette attraverso muco e saliva e colpisce principalmente i bambini tra i 2 e gli 8 anni di età. Non esiste un vaccino per prevenirla e una volta contratta, non si è immunizzati.
I sintomi della scarlattina sono simili a quelli di un’infezione del tratto respiratorio superiore, come il mal di gola e la febbre. Ma una caratteristica distintiva è la colorazione biancastra e poi rossa della lingua, nota come “lingua a fragola”, insieme a un’eruzione cutanea con piccole macchie rosse rilevate. L’eruzione cutanea inizia sul torace e si diffonde alle ascelle e alla regione inguinale.
Se si sospetta di avere la scarlattina, è importante eseguire un tampone faringeo rapido e iniziare la terapia antibiotica entro 10 giorni dall’esordio dei sintomi, per evitare complicanze come la febbre reumatica.
È importante sottolineare che, nonostante la presenza della scarlattina, non ci sono motivi di allarme. È una malattia comune e curabile, purché diagnosticata e trattata tempestivamente. In ogni caso, è sempre meglio adottare buone pratiche igieniche come lavarsi le mani regolarmente e coprirsi la bocca quando si tossisce o starnutisce, per prevenire la diffusione di malattie infettive come la scarlattina.