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Partinico, dramma per bimba: da mesi non riceve dispositivi controllare la glicemia

Senza questo bisogna bucarsi continuamente i polpastrelli per misurare i livelli di zucchero nel sangue

Da gennaio non riceve i dispositivi per il controllo della glicemia a Partinico. Un rimpallo di responsabilità che porta a un unico risultato: niente sensori per la piccola G.M, 10 anni, diabetica di tipo 1 da tre anni. Ha un micronfusore per il rilascio continuo dell’insulina, ma la brutta notizia è che manca il sensore che invia alla macchina i valori della glicemia e che fa scattare gli allarmi in caso di ipo o iper glicemia.

Senza questo bisogna bucarsi continuamente i polpastrelli per misurare i livelli di zucchero nel sangue. La notte inizia l’incubo dei genitori, che devono rimanere svegli, perché senza l’aiuto della tecnologia diventa tutto difficile. Ci si affida all’intuito. Ogni segnale del corpo è un avviso; l’eccessiva sudorazione è un campanello di pericolo. Ma basterebbe un piccolo sensore per rendere la vita più facile a diabetici e genitori. Il problema è anche a scuola, dove non c’è nessuno che possa monitorare la glicemia della piccola. Se avesse avuto il sensore, invece, con una applicazione nel telefonino, la madre avrebbe potuto seguire la figlia.In riferimento alla notizia dell’Agenzia Ansa relativa alla mancata fornitura a Partinico di dispositivi per diabetici, l’Asp di Palermo si dice “profondamente dispiaciuta per quanto accaduto”.

“Già domani mattina – si legge in una nota dell’Azienda sanitaria del capoluogo – provvederemo alla consegna dei dispositivi richiesti. In attesa della fornitura complessiva, era stata richiesta, senza esito, un’anticipazione del materiale alla ditta fornitrice per andare, così, incontro con tempestività alle necessità degli utenti.

“Si fa presente che i provvedimenti di acquisto sono sottoposti a scrupolosi processi di verifica, posto che la provincia di Palermo consuma quasi il doppio di materiale per micronfusori rispetto alla media delle altre province siciliane, ma ciò non toglie che la signora ha diritto ad essere servita nei tempi dovuti”. Nella nota l’Asp comunica di avere già contattato i genitori della bambina ai quali domani mattina verranno recapitati i dispositivi.

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