Oltre trenta orologi di lusso per il valore di circa un milione e mezzo. E’ il bottino di un furto messo a segno a casa di un ristorante palermitano che lavora a Milano. L’imprenditore si è accorto di cos’era successo rientrando a casa, in zona Risorgimento, quartiere residenziale non lontano dal centro.
La serata nel suo ristorante «Le Specialità» di via Pietro Calvi 29. Poi dopo la fine della partita Porto-Inter e il locale ormai semivuoto, Giuseppe Cummo, 71 anni, è tornato a casa dove ha scoperto di essere stato derubato di 95 mila euro in contanti custoditi in casa — provenienti dagli incassi del ristorante — insieme alla sua importante collezione di orologi, in gran parte Rolex e Patek Philippe.
Nessun segno di effrazione, il portone senza forzature, «come se fosse stato aperto con le chiavi di casa, ma che nessuno possiede tranne me e due fidatissimi collaboratori. Neppure i miei figli ne hanno un mazzo». Ha raccontato. Una casa che aveva al suo interno un piccolo tesoro di orologi, quantificato in 1,5 milioni di euro, e incredibilmente lasciati incustoditi dal proprietario. «Sia gli orologi che i contanti — in attesa di essere depositati nella banca di Segrate — venivano tenuti all’interno di una scatola di cartone «che di tanto in tanto veniva controllata anche dalla signora delle pulizie, per essere certi che ogni cosa fosse al suo posto».
Quando Cummo ha scoperto il furto è rimasto inerme sul divano. Poi ha chiamato il 112. La Scientifica ha eseguito i rilievi nell’appartamento di via Calvi prendendo anche le impronte digitali del ristoratore.
La notizia del furto ha fatto rapidamente il giro della città, dove Cummo è uno dei nomi più noti della ristorazione. Nato a Palermo e arrivato a Milano a 9 anni, ha gestito per anni un bar sotto al Consolato americano, in Turati, per poi rilevare nel 2005 la storica insegna di via Calvi, che sotto la sua gestione è diventato uno degli indirizzi della Milano -bene. Non è raro incontrare ai tavoli della pizzeria di via Calvi volti noti dell’imprenditoria, della musica e dello spettacolo: la pizza è diventata negli anni leggendaria, anche grazie a un prezzo non proprio popolare.