Rubano 200.000 euro a pensionato e acquistano auto e una casa, sequestro nel palermitano

Gli indagati avrebbero utilizzato i soldi ottenuti dal furto per acquistare le due auto sequestrate e sarebbero risultati in possesso di una considerevole disponibilità economica

Un’operazione congiunta tra la polizia di Stato e la sezione di pg della guardia di finanza di Termini Imerese ha portato al sequestro di un immobile a Ficarazzi e due auto, una Mercedes Gla e una Golf Volkswagen, presumibilmente appartenenti agli autori di un furto ai danni di un pensionato bagherese avvenuto lo scorso agosto.

Il colpo sarebbe stato fruttuoso per i malviventi, che avrebbero rubato la somma di 200 mila euro. Grazie alle indagini dei poliziotti del commissariato di Bagheria, è stato possibile risalire ai presunti ladri, ai quali sono stati anche sequestrati i cellulari. I risultati delle analisi sui conti correnti dei sospettati, effettuate in collaborazione con i militari della guardia di finanza, avrebbero evidenziato movimenti di denaro anomali.

Gli indagati avrebbero utilizzato i soldi ottenuti dal furto per acquistare le due auto sequestrate e sarebbero risultati in possesso di una considerevole disponibilità economica. Le indagini per fare luce su questo caso di furto e per individuare eventuali complici sono ancora in corso.

Lo scorso settembre sono state fermate quattro persone nell’ambito dell’indagine del mega furto. Si tratta di un uomo di 53 anni e tre giovani di 30, 27 e 21 anni. Il furto risale al 21 agosto, quando, tra le sei e sette di mattina, i quattro sarebbero entrati in casa di un uomo portando via 200 mila euro in cantanti, un orologio di valore e una pistola calibro 7.65 regolarmente detenuta e 7 cartucce. La vittima era uscita insieme ad un conoscente per acquistare alcuni terreni. Grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona si è risaliti all’uomo di 53 anni, proprio il conoscente che avrebbe accompagnato la vittima fuori da Bagheria. Il tempo necessario per consentire ai complici di mettere a segno il colpo.

Le telecamere registrano i movimenti di tre soggetti che appiedati, dopo aver visto andare via i due, si sono diretti presso l’abitazione della vittima e con una scala in legno, di quelle utilizzate in agricoltura, hanno fatto accesso al primo piano dello stabile, facendovi accesso da una finestra rimasta aperta, dopo poco li si vedeva uscire con un borsone.

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