Muore a 48 anni Marilù Monte, l’agronoma che valorizzò le susine bianche di Monreale
La comunità di Monreale e il settore agricolo e gastronomico della Sicilia piangono la perdita di un'imprenditrice e appassionata difensore della biodiversità

La comunità di Monreale è in lutto per la scomparsa di Marilù Monte, un’agronoma che si è dedicata con passione e determinazione alla valorizzazione delle susine bianche di Monreale. A soli 48 anni, Marilù ha perso la sua lunga battaglia contro una malattia.
Marilù Monte era conosciuta per essere una produttrice agricola di susine bianche di tipo “sanacore”. Era considerata da tutti appassionata e combattiva. Una donna che ha lavorato per far conoscere e apprezzare questa varietà unica di susine che cresce solo a Monreale, tanto da farle ottenere il riconoscimento di Presidio Slow Food.
Fin dai tempi dell’università, Marilù si era prefissata come obiettivo la tutela e valorizzazione della biodiversità frutticola siciliana. Dopo aver ereditato un susineto a Monreale, ha lavorato per valorizzare la varietà autoctona di susine che cresce solo nelle campagne intorno all’antica città normanna, la cui presenza è testimoniata già dal 1600. Le sue susine hanno fatto il giro del mondo, finendo anche all’Expo di Milano.
Per il suo impegno nella tutela delle varietà siciliane, Marilù è stata premiata con il premio “AèD – Agricoltura è Donna” proposta dal dipartimento Agricoltura di Legambiente Sicilia. Inoltre, ha scritto il libro “Il sole a tavola” per dimostrare la sua dedizione alla biodiversità.
La sua scomparsa rappresenta una grande perdita per la comunità di Monreale e per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere e lavorare con lei. La sua passione e determinazione rimarranno un esempio per tutti coloro che lottano per la tutela delle varietà autoctone. La sua memoria sarà sempre viva nella valorizzazione della susina bianca di Monreale.
Marilù Monte ha anche collaborato alla scrittura del libro “Il sole a tavola. Il patrimonio agroalimentare in Sicilia”,
edito da Kalos nel 2014. La sua scomparsa rappresenta una grande perdita per la comunità siciliana e per il settore agricolo e gastronomico. La Sicilia perde una donna che è stata una delle sue grandi imprenditrici.