Il rapporto di Inrix del 2022 ha classificato Palermo come la sesta città al mondo con il maggior traffico. In un anno, un abitante di Palermo passa in media 121 ore in macchina, intrappolato nel traffico. Secondo il rapporto “2022 Global Traffic Scorecard” di Inrix, solo Londra, Chicago, Parigi, Boston e Bogotà sono peggiori di Palermo in questo senso, con Bogotà che precede Palermo di un soffio con 122 ore di traffico medie l’anno. Seguono poi città come Toronto e New York.
Palermo è dunque una delle città più trafficate del mondo, con un aumento del 11% rispetto al 2021. Secondo il rapporto di Inrix, i conducenti palermitani trascorrono in media 121 ore all’anno, intrappolati nel traffico. Palermo si colloca al sesto posto nella classifica delle città più trafficate a livello mondiale, preceduta solo da Londra, Chicago, Parigi, Boston e Bogotà. In Italia, Palermo è seguita da Roma, Torino, Milano, Genova, Verona, Napoli, Firenze, Busto Arsizio e Bari.
“I risultati sconvolgenti del rapporto di Inrix sulle città più trafficate del mondo del 2022 rischiano di diventare una notizia che verrà dimenticata tra qualche giorno. Eppure il fatto che Palermo sia la sesta città più trafficata del mondo, peggio di New York e di Toronto, e la prima in Italia, dovrebbe fare tremare le vene ai polsi ai palermitani e a coloro che la amministrano – dichiara il già consigliere comunale Igor Gelarda. E certo le responsabilità della amministrazione Orlando sono enormi. C’è bisogno di un intervento urgente e immediato, i cui frutti poi si vedranno nei prossimi anni o forse decenni. Ma è necessario ripensare completamente adesso il sistema mobilità palermitano, con un progetto articolato ma unitario che coinvolga Stato e Regione. E non può bastare mettere qualche linea di tram in più. Palermo ha certamente delle difficoltà strutturali, portate dalla configurazione del territorio, che ci ha lasciato in eredità la storia. Ma oggi abbiamo i mezzi per evitare che questa città muoia oltre che per la crisi economica anche soffocata e dal traffico” conclude Gelarda