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Cronaca

A C’è Posta per Te: una storia siciliana di perdono tra padre e figlio

Ultimo aggiornamento: 08/01/2023 - 12:37
di Redazione Web
Pubblicato 8 Gennaio 2023
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lettura in 3 minuti
A C'è Posta per Te: una storia siciliana di perdono tra padre e figlio

Sabato 7 gennaio è andata in onda la prima puntata del ritorno di C’è Posta per Te, il programma condotto da Maria De Filippi che ogni settimana racconta storie emozionanti e coinvolgenti ai suoi milioni di telespettatori. Una di queste storie ha riguardato un padre e un figlio di origine siciliana, precisamente di Messina.

Padre e figlio si riuniscono

La busta è stata recapitata a Samuele, un giovane di 24 anni che vive a Borello, in provincia di Forlì Cesena. Quando Samuele aveva 10 anni, suo padre Elio aveva deciso di andarsene di casa, distaccandosi dalla famiglia a causa del lavoro e di una nuova relazione. Tuttavia, Samuele non ha mai perso il suo affetto per il padre e ha accettato di essere il testimone di nozze al suo secondo matrimonio, sorprendendo Elio che si aspettava un rifiuto.

Il desiderio di incontrare l’idolo

Elio ha deciso quindi di scrivere a Maria De Filippi per chiedere perdono a suo figlio e promettergli di recuperare il tempo perduto insieme. Ha anche espresso il desiderio di far incontrare Samuele con il suo idolo, lo chef Antonino Cannavacciuolo, il cui sogno è di seguire le orme di questo famoso cuoco pluristellato. Maria De Filippi ha raccontato questa storia con la consueta emozione e l’incontro tra padre e figlio, in compagnia di Cannavacciuolo, è stato altrettanto commovente.

Un regalo inaspettato

Alla fine, Samuele ha ottenuto il regalo tanto desiderato: la possibilità di sperimentare le sue capacità culinarie presso il ristorante di Cannavacciuolo, Villa Crespi, dove gli è stato anche consegnato un computer per prendere appunti sulle lezioni e le ricette quotidiane. Elio, dal canto suo, ha donato a suo figlio un orologio come simbolo del tempo che i due dovranno trascorrere insieme, consapevole di essere stato superato in bontà dal figlio che ha definito “il mio re”. Samuele, con il viso aperto e gli occhi luminosi per l’affetto verso suo padre, ha aperto la busta con entusiasmo, ricevendo le famose pacche sulla spalla da parte di Cannavacciuolo e la promessa di fare parlare di lui.

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