Studenti ammassati e bus in ritardo, protesta a San Giuseppe Jato e San Cipirello
Gli autobus nella fascia oraria del mattino risultano essere in numero insufficiente, arrivano alle fermate intermedie già sovraccarichi

Anno scolastico nuovo ma soliti disagi per gli studenti pendolari di San Giuseppe Jato e San Cipirello, che settimane vivono gravi disagi e disservizi per quanto riguarda il trasporto pubblico AST, sia per le tratte di Palermo che Partinico.
Decine di genitori si sono uniti in una protesta corale, scrivendo una lettera all’azienda di trasporto pubblico Siciliana, nella quale vengono segnalati gravi disservizi che si stanno verificando nella tratta San Giuseppe Jato/San Cipirello – Partinico. “La situazione già precaria negli anni passati, si è ormai aggravata a tal punto da non permettere agli studenti di poter usufruire del servizio”, dice il comitato di genitori.
Gli autobus nella fascia oraria del mattino risultano essere in numero insufficiente, arrivano alle fermate intermedie già sovraccarichi, pertanto alcuni studenti
sono costretti a viaggiare in piedi, altri a rimanere a terra. Molti genitori perdono ore di lavoro per accompagnare i figli con le auto proprie, arrivando di conseguenza in ritardo a scuola, altri invece per impegni lavorativi impossibilitati ad accompagnarli, sono costretti a farli assentare. Inoltre, sarebbero anche saltate anche alcune corse di ritorno rendendo di fatto impossibile il rientro nei propri comuni di residenza, con invane attese e il prelevamento da parte dei genitori.
“Riteniamo che un simile disservizio sia inaccettabile dal momento che ogni giorno noi genitori non sappiamo se i nostri figli potranno o meno avvalersi del trasporto pubblico. Come genitori siamo indignati che si limiti di fatto il diritto allo studio, , sancito dall’art. 34 della Costituzione, che paradossalmente stride con le condizioni in cui si trovano a viaggiare i nostri studenti pendolari, impossibilitati a raggiungere le scuole per una organizzazione inadeguata e non rispondente alle reali necessità”
“Chiediamo ai nostri amministratori locali di farsi promotore e portavoce delle nostre
istanze, di chiedere un incontro urgente con l’AST e con gli amministratori regionali,
affinchè sia trovata una soluzione che ponga fine agli spiacevoli avvenimenti di questi giorni”.
E in redazione arriva anche la testimonianza di una genitore. “Io voglio denunciare ciò che vivo personalmente, con altri centinaia di genitori, con i miei due figli che frequentano il liceo di Partinico. Purtroppo i pullman sono insufficienti per caricare tutti i ragazzi i quali o la mattina o al ritorno rimangono a terra, o se siamo fortunati vengono caricati facendo il tragitto in piedi, a rischio dell’incolumità. Per cui noi genitori siamo costretti a prendere ore di permesso al lavoro per chi lavora ed accompagnare i propri figli a scuola. Altri ragazzi purtroppo rimangono anche a casa. I nostri amministratori locali hanno provveduto ad inviare a tutti i dirigenti scolastici delle scuole di Palermo e di Partinico una lettera in cui giustificavano il ritardo dei ragazzi perché ovviamente, rimanendo a piedi e accompagnati dai genitori, arrivavano in ritardo ma una giustificazione di questo genere è fine a se stessa perché questi ragazzi non fanno altro che perdere ore di lezione”.
“All’uscita sono costretti a rimanere per lunghe ore di attesa perché i pullman delle 14:30 non riesce a caricare tutti gli studenti e il successivo è alle ore 17, quando passa. Se non prelevati dai genitori, perché impossibilitati, sono costretti a rimanere a Partinico in mezzo alla strada togliendo ore allo studio, che ovviamente va ad incidere negativamente anche sul profitto del ragazzino. È impossibile ed inaccettabile una situazione di questo genere”.