Torna l’allarme Covid in Sicilia, la Regione è osservata speciale

di Redazione Web
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Torna l'allarme Covid in Sicilia, la Regione è osservata speciale

In Sicilia torna l’allarme Covid a causa di un aumento considerevole di nuovi casi. La Sicilia è osservata speciale visto che è una delle regioni dove l’aumento dei contagi e dei ricoveri è più alto.

In Sicilia incidenza in aumento

Lo dice il monitoraggio settimanale del Ministero della Salute: nell’Isola e in altre sette regioni italiane l’incidenza dei casi di Covid è salita sopra 500 per 100mila abitanti. Il valore più alto è quello della Sardegna (680,7), a seguire Lazio (672,7), Veneto (623,0), Sicilia (563,2), Umbria (560,9), Friuli Venezia Giulia (552,4), Abruzzo (533,1), Emilia Romagna (512,0).

In aumento i ricoveri

L’occupazione dei reparti ordinari ospedalieri è il dato che preoccupa maggiormente. Questa settimana due Regioni superano la soglia di allerta fissata al 15% per l’occupazione di posti letto da parte di pazienti Covid. L’Umbria, con il 17,7% è quella con il valore più alto, al secondo posto c’è la Sicilia con il 17,6%.

Terapie intensive al 2,2%

Si tratta di una nuova fase di risalita che coinvolge tutto il Paese. Non solo per i ricoveri nei reparti ordinari ma anche le terapie intensive sono in risalita. Il tasso di occupazione ha raggiunto il 2,2% (rilevazione giornaliera del ministero della Salute al 23 giugno) rispetto all’1,9% della settimana precedente (rilevazione giornaliera al 16 giugno).

Casi in aumento in tutta Italia

Per quanto riguarda l’incidenza dei casi, in Italia è ora pari a 504 per 100mila abitanti, aumentata del 62% rispetto alla scorsa settimana, quando il valore era di 310.

Nessuna Regione e Provincia autonoma è classificata a rischio basso questa settimana. Dodici Regioni sono classificate a rischio moderato, mentre 9 sono classificate a rischio alto per la presenza di molteplici allerte di resilienza. E dopo due mesi e mezzo il valore dell’indice di trasmissibilità Rt risale sopra la soglia epidemica dell’unità, che indica una maggiore diffusione dell’epidemia. Il valore di Rt, pari questa settimana a 1,07 secondo il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, è stato infatti pari a 1,15 lo scorso 8 aprile. Da quella data in poi è stato sempre pari o inferiore all’unità.

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