I colpi alla piccola Elena sono stati inferti con un’arma compatibile con un coltello da cucina, non ancora trovato, e sono stati più di undici. Uno solo è stato letale perché ha reciso i vasi dell’arteria succlavia. Ma la morte della bambina non è stata immediata.
E’ quanto si apprende da fonti della Procura di Catania sui primi esiti dell’autopsia eseguita ieri sulla bambina uccisa dalla madre, Martina Patti, 23 anni, che ha confessato il delitto avvenuto a Mascalucia. La donna si trova ancora sottoposta in stato di fermo all’interno del carcere di Catania.
Dalle risultanze dell’autopsia sono arrivati dettagli che hanno chiarito meglio l’orario del delitto. La morte della bambina sarebbe avvenuta dopo più di un’ora dal pasto che la bimba aveva consumato a scuola intorno alle 13.
Martina Patti ha sì confessato l’omicidio della piccola Elena dopo averla presa all’asilo ma non ha saputo spiegarne le motivazioni. Troppi i “non ricordo” della donna e troppi i punti oscuri che ancora ruotano attorno a questa vicenda che ha provocato sgomento e dolore.