Carenze d’organico e dipendenti malpagati, caso “Rsa siciliane” arriva in Parlamento

Interrogazione presentata al ministro del Lavoro e delle politiche sociali, al ministro dell’Interno e al ministro della Salute

L’emergenza sanitaria ha messo in luce tutte le gravi carenze del sistema sanitario nazionale e siciliano. Tra le strutture che spesso hanno fatto parlare di sé ci sono le RSA, residenze sanitarie assistite sulle quali è stato lanciato l’allarme a livello nazionale dal deputato M5S Davide Aiello che ha presentato una interrogazione parlamentare su presunti casi di stipendi non pagati e di carenza di personale.

L’interrogazione è stata presentata al ministro del Lavoro e delle politiche sociali, al ministro dell’Interno e al ministro della Salute. Aiello riporta principalmente il caso siciliano delle Rsa, sollevando la questione dei dipendenti delle Rsa non pagati o pagati con ritardi inammissibili in Sicilia. “Dove finiscono i soldi che le Asp elargiscono alle residenze sanitarie assistenziali? E poi, quanti sono i dipendenti rispetto al numero dei pazienti? Se davvero si registra questa preoccupante carenza di personale, perché si continuano ad autorizzare i ricoveri?”.

Nel testo dell’interrogazione sono citati tre casi: quello della Sereni Orizzonti, l’istituto geriatrico siciliano di via Messina Marine di Palermo, in cui i lavoratori “hanno denunciato carichi di lavoro troppo pesanti all’interno dell’istituto – dice Aiello -: si parla di un solo operatore socio-sanitario per reparto, composto in media da 18 degenti, e di due infermieri per cinque reparti, con circa 87 degenti in totale presenti nella struttura”. Aiello poi riporta il caso dei “dipendenti della casa di riposo di Sant’Angelo di Licata in Provincia di Agrigento, secondo le notizie di febbraio 2022, da dieci mesi non ricevevano il pagamento dello stipendio, pur continuando a prestare servizio per assistere i malati e gli anziani”. “Una situazione analoga – dice ancora il deputato – si è verificata anche nella casa di riposo RSA Bonifato di Alcamo (Trapani). Invero, si apprendeva dalla stampa, come infermieri e personale della struttura fossero senza stipendio da 10 mesi (a settembre 2019), nonostante la cooperativa che si occupa della gestione dell’istituto ricevesse regolari fondi pubblici dall’ASP Trapani”.

“La tutela delle persone fragili che si trovano all’interno di queste strutture può avvenire solo colmando il divario contrattuale che sussiste tra la sanità privata e quella pubblica – si legge nel testo dell’interrogazione -, anche rivedendo i requisisti organizzativi e assistenziali della sanità privata, affinché, al medesimo lavoro svolto in un contesto sanitario pubblico o privato, il salario, i diritti e le tutele siano le stesse”.

Aiello chiede inoltre se i ministri interrogati ritengano opportuno assumere iniziative in riferimento ai diritti dei lavoratori delle strutture citate e alle conseguenti ripercussioni sulla tutela del diritto alla salute degli ospiti. Ma anche quali iniziative di carattere normativo intendano assumere per rafforzare, d’intesa con le Regioni, il monitoraggio costante delle Rsa in relazione alle condizioni delle infrastrutture e alla qualità dei servizi forniti.

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