Zibibbo: il vino simbolo della Sicilia

La maggior parte dell’uva riesce ad esprimersi al meglio solo in un determinato modo. Ciò vuol dire che alcune uve sono ideali per essere consumate come uva da tavola, mentre altre danno vita a vini spumanti eccezionali o a rossi austeri e corposi. L’uva Zibibbo è particolarmente adatta a creare caratteristici e squisiti vini dolci siciliani, ma è anche un’ottima uva da tavola e ci sono molti aneddoti interessanti legati a questo vitigno ed al vino omonimo che andremo a scoprire a continuazione.
Molte vitigni italiani hanno una storia antica e con il passare dei secoli sono diventati un ingranaggio fondamentale del tessuto dell’industria vinicola nostrana, tuttavia lo Zibibbo risulta speciale perché è un’uva che nel corso dei suoi oltre 5.000 anni di storia ha subito pochissime modifiche genetiche. Di fatto le sue origini vengono fatte risalire all’antico Egitto, dove si ritiene sia stata coltivata per la prima volta, ed è per questo che l’uva è conosciuta anche con il nome di Moscato di Alessandria.
Lo stesso nome Zibibbo rimanda alle origini nordafricane, e di fatto proviene dal termine arabo Z’bib che letteralmente si traduce in “uva secca” o “uva passa”. Ciò si collega al fatto che quest’uva si presta particolarmente bene per essere fatta appassire, dando così vita ai famosi vini passiti siciliani. Grazie all’intenso commercio del Mediterraneo è approdata in Sicilia millenni fa dove ha trovato la propria casa, ed in particolare il suo terreno d’elezione è la splendida isola di Pantelleria. Da qui provengono i vini Zibibbo più famosi, che sono anche considerati DOC, ovvero Moscato di Pantelleria, Passito di Pantelleria, Pantelleria Zibibbo dolce, mentre nella zona di Erica in provincia di Trapani viene vinificato il vino DOC Erice vendemmia tardiva Zibibbo. L’uva Zibibbo è oggi talmente radicata nella cultura dell’isola di Pantelleria che il tradizionale alberello pantesco utilizzato per la coltivazione della vite è stato dichiarato patrimonio culturale dall’UNESCO.
Il vino Zibibbo ha un aroma unico che combina note di albicocca, mandorle, pesche, fiori d’arancio e gelsomino. Il profumo dello Zibibbo è così unico da essere classificato come un’uva “aromatica”. Questo profilo aromatico può essere reso ancora più potente quando il vino si trasforma in un vino dolce da dessert ed assume anche note di marmellata e miele. Lo Zibibbo è inoltre abbastanza versatile negli abbinamenti a tavola. Nella tipologia secco può essere abbinato a crostacei, pesce, piatti asiatici speziati e cibo indiano, mentre lo Zibibbo passito dolce è una delizia in compagnia di biscotti alle mandorle, biscotti secchi e dolci a base di pistacchio e crema di ricotta.
Tra i vini Zibibbo assolutamente da provare ci sono lo Zibibbo Liquoroso della Cantina Pellegrino ed il Ben Ryé Passito di Pantelleria DOC di Donnafugata, che è probabilmente il vino a base di uva Zibibbo più famoso al mondo. Per una panoramica completa il consiglio è quello di rivolgersi al motore di ricerca Trovino che propone un catalogo di oltre 200 bottiglie messe in vendita da decine di enoteche online con la possibilità di mettere a confronto prezzi ed annate per portarsi a casa sempre la migliore offerta.