Le lacrime in Tv per Carlo La Duca, “Era un fratello” ma lo avevano seppellito
Ora si cerca il corpo in alcuni terreni, i Carabinieri sono ancora a lavoro
È Luana Cammalleri la donna arrestata oggi insieme all’amante Pietro Ferrara, con l’accusa di avere ucciso il marito, Carlo Domenico La Duca. L’agricoltore sparì il 31 gennaio del 2019 da Palermo. Le indagini della Procura hanno fatto luce sull’omicidio e sulla sparizione del corpo di La Duca che ora si cerca in alcuni terreni.
Il corpo fatto scomparire
Luana Cammalleri è anche accusata assieme a Ferrara di averne fatto sparire il corpo. La donna in passato era stata indagata per minacce nei confronti della suocera. Durante una lite le aveva stretto attorno al collo il filo del telefono di casa e la vittima l’aveva denunciata.
Gli screzi con la suocera
Il giorno prima che La Duca sparisse si era celebrata l’udienza per minacce a carico della Cammalleri in cui la suocera si era costituita parte civile. Prima che se ne perdessero le tracce l’indagata e il marito si stavano separando, ma continuavano a vivere insieme in un casolare a Cerda, vicino all’azienda agricola di famiglia. La suocera e il figlio abitavano al piano superiore, la Cammalleri e i figli in quello di sotto.
Ora i Carabinieri cercano il corpo
Dopo gli arresti di questa mattina, si cerca il cadavere di Carlo Domenico La Duca. Le ricerche vanno avanti nel terreno di proprietà dell’agricoltore e in alcuni campi che appartengono all’amante della indagata, Pietro Ferrara. Qui i carabinieri stanno scavando alla ricerca del corpo.
Ferrara, che era il miglior amico della vittima e viveva con la sua compagna, lavorava come agricoltore nell’azienda di Lo Duca. Il caso della scomparsa dell’uomo è stato a lungo trattato dalla trasmissione Chi l’ha visto.
“Era un fratello”
Ferrara nel corso di una intervista durante la trasmissione definiva La Duca “un fratello”: “E altrettanto ero io per lui – diceva -. Ci conoscevamo ormai da 12 o 13 anni, era il fratello che non ho mai avuto”. Lui e la donna, secondo gli inquirenti che in questi anni hanno condotto indagini senza sosta e sono giunti agli arresti anche grazie alle intercettazioni, il migliore amico dell’agricoltore e la moglie avrebbero avuto una relazione clandestina. Dopo avere pianificato l’omicidio, avrebbero attirato la vittima a Palermo nel terreno di proprietà dell’arrestato e lo avrebbero ucciso. Poi avrebbero portato l’auto alla periferia della città, dove fu trovata alcuni giorni dopo la scomparsa.