Guerra Ucraina, Elena e la figlia Elisabetta sono salve, torneranno a Palermo

La famiglia, partita da Kiev, è stata aiutata da un tedesco e dalla moglie, un viaggio in auto di 18 ore

È arrivata la svolta nella storia della mamma e della figlia piccola costretta in carrozzina che scappano dalla guerra in Ucraina. Mamma e figlia, che abitano a Palermo, erano andate in Ucraina a prendere l’altra figlia. Poi sono state sorprese dalla guerra e dal blocco degli spostamenti.

Ora Elena Pastux e la sua bambina Elisabetta, che ha otto anni e ha una grave disabilità, questa notte sono riuscite a entrare in Polonia. “Ci hanno fatto passare prima saltando il turno, altrimenti ci sarebbero voluti giorni prima di lasciare l’Ucraina”, dice la donna. Stanotte sono state accolte in un rifugio dove i volontari polacchi si prendono cura dei cittadini in fuga dall’Ucraina. Ora l’obbiettivo è rientrare a Palermo.

La famiglia, partita da Kiev, è stata aiutata da un tedesco e dalla moglie, un viaggio in auto di 18 ore. Un cordone di uomini di buona volontà è riuscito a portare fuori dalla guerra la bimba disabile in carrozzina insieme alla mamma e alla sorella maggiore. “Mi hanno aiutato volontari, dottori e poliziotti ucraini – dice la donna -. Una signora polacca è riuscita a farmi passare. Elisa è raffreddata. Domani c’è un aereo da Cracovia per Palermo, dobbiamo comprare il biglietto”. Il loro arrivo nel capoluogo siciliano è atteso dunque martedì.

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