Abitano in America ma prendono la pensione sociale, beccati 7 siciliani furbetti

Le indagini sono state eseguite dalle Fiamme Gialle

Prendevano la pensione sociale ma abitavano in altri luoghi del mondo. Per alcuni siciliani è scattato il sequestro oltre 200.000 euro. Sono sette soggetti di origini siciliane, ritenuti responsabili, secondo ipotesi d’accusa, di aver indebitamente percepito, negli anni, l’assegno sociale, erogato dall’Inps.

Le indagini sono state eseguite dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Taormina e coordinate dalle Procura della Repubblica di Messina. In sostanza simulavano un “fittizio trasferimento della residenza in Italia non appena raggiunta l’età minima per accedere alla prestazione previdenziale”.

Per simulare il requisito della dimora abituale, è emerso come alcuni richiedessero di mantenere la residenza presso abitazioni di fatto mai abitate, dimorando stabilmente in Sud America. In alcuni casi risultavano iscritti nelle liste di locali medici di base, senza che questi abbiano mai effettuato visite domiciliari o addirittura averli mai conosciuti. In altri documentavano l’acquisto di medicinali presso farmacie del comprensorio.

In un caso, emergeva come il richiedente il beneficio previdenziale avesse rappresentato una fittizia separazione dal coniuge, persino omettendo di dichiarare l’attualità dell’esercizio della propria professione di architetto.

Il competente G.I.P. del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura della Repubblica peloritana, ha quindi disposto il sequestro per equivalente delle somme indebitamente percepite, negli anni dal 2016 al 2021, per un importo complessivo pari a 203.653,00 euro.

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