Assunzioni all’Ast imposte dalla politica, la Finanza apre il vaso di Pandora

Le intercettazioni: "Andiamo bene, ho visto che sono entrate altre persone, quindici persone"

L’operazione della Guardia di Finanza “apre” il vaso di Pandora dell’Ast, la partecipata regionale che si occupa di trasporto pubblico regionale e locale. Tra presunte assunzioni pilotate, bandi di gara già decisi in partenza, i Finanzieri hanno messo sottosopra l’Ast svelando anche particolari inquietanti che ruotano anche attorno alla politica regionale.

“Logiche clientelari e da pressioni politiche”

Come sostengono le Fiamme Gialle che stamattina hanno fatto scattare le misure cautelari, le assunzioni all’Ast le decideva la politica. È quanto sostiene il Giudice per le indagini preliminari che ha firmato l’ordinanza eseguita dalla Finanza del comando provinciale di Palermo e che ha portato alle misure cautelari nei confronti dei vertici dell’Ast. Il magistrato ritiene che il rapporto tra la società interinale attraverso cui si assumono dipendenti a tempo determinato “è pesantemente condizionata da logiche clientelari e da pressioni politiche”.

Le intercettazioni negli uffici dell’Ast

Il 3 febbraio 2020 un dipendente dell’Ast dice a Fiduccia, direttore generale finito ai domiciliari, “andiamo bene, ho visto che sono entrate altre persone, quindici persone”, nonché aggiunge che sono stati assunti soggetti che “manco sannu fare a ‘O’ cu bicchiere” (non sanno fare la o con il bicchiere”. Fiduccia si sposta con il dipendente nella stanza a fianco, dove non ci sarebbero le microspie che invece ci sono e dice “ur iuoco forte u fa a politica. Io ne infilo qualcuno, no cà io infilo tutto” (il gioco forte lo fa la politica. Io ne infilo qualcuno, non è che infilo tutto, ndr), precisando che il “contatto” sono “Miccichè o u prisirienti ra Regione…iddi sunnu”. (Giovanni Miccichè, detto Gianfranco è il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana. All’epoca dei fatti il presidente della Regione Siciliana era invece Nello Musumeci. A questo punto il dipendente chiede se “Dalì non c’entra mente” e Fiduccia risponde che Dalì (vicepresidente del consiglio di amministrazione di Ast) è “con Micciché”.

Interinali assunti grazie alla politica

Anche per l’assunzione degli internali la logica utilizzata sarebbe quella dell’appartenenza. Fiduccia nel corso degli incontri con l’agenzia In.Hr Agenzia per il lavoro srl fornisce alcuni nominativi. Nel corso della conversazione emerge che mote assunzioni siano fatte su “sollecitazioni” da esponenti politici. Inoltre, nel corso degli incontri Fiduccia ammette che diversi soggetti gli sono stati segnalati “dall’assessorato”, dall’Assessorato Regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità.

 

 

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