Venti di guerra, sommergibile Nato a pochi chilometri dala Sicilia
Il sommergibile fa parte della flotta dell’Alleanza atlantica

La Sicilia e il Mediterraneo crocevia di navi e sommergibili da guerra. Un sommergibile della Nato al momento sta scandagliando i mari a largo della Sicilia. Anche la Capitaneria di porto di Pozzallo ha emanato un bando di Pericolosità per sommergibile in immersione. Non è chiara, almeno non si rileva nell’avviso, la motivazione della presenza del mezzo.
Un’area che si trova a sud della Sicilia sarà dunque interessata dalla presenza di sommergibile in immersione. Il tratto di mare interessato, che riguarda anche le Capitanerie di Siracusa, Gela, Porto Empedocle, “è dichiarato pericoloso – comunica il comandante Donato Zito -. La navigazione, pertanto, dovrà svolgersi con la massima cautela. Tutte le unità in transito prestino la massima attenzione al fine di consentire il regolare svolgimento delle attività”.
La zona di mare è delimita da alcuni punti di coordinate comunicati dalla Capitaneria di porto. L-avviso, chiarisce la Capitaneria, è emanato ai soli fini e per l’espletamento delle funzioni di polizia marittima e di sicurezza della navigazione previste dal vigente Codice della Navigazione e delle leggi speciali e fa salve le competenze di altri Enti/Autorità cui la legge demandi, a vario titolo, specifiche competenze nelle materie direttamente e indirettamente trattate nel presente provvedimento”.
Il sommergibile fa parte della flotta dell’Alleanza atlantica. Starebbe pattugliando le acque territoriali italiane e degli altri stati che si affacciano sul Mediterraneo, con l’ordine di controllare “a vista” il passaggio nel Mediterraneo delle navi da guerra russe. Destinazione dei mezzi russi è il Mar Nero dove, ufficialmente, si congiungeranno con decine di altri mezzi navali di Mosca per un’esercitazione in parallelo con quella Nato davanti alla Grecia. Ma tutto lascia presagire un un attacco della Russia allo stato ucraino. La Russia starebbe per invadere l’Ucraina, è questa l’ipotesi di vari stati che stanno trattando con il Cremlino. Intanto però sono tante le nazioni che stanno ritirando le proprie compagini diplomatiche dall’Ucraina.
Anche l’Italia ha invitato i propri connazionali a lasciare il paese prima possibile e prima che vengano bloccati gli scambi aerei tra l’Ucraina e il resto d’Europa.