Il corpo di Francesco Corso, l’operaio di Misilmeri morto in un incidente sul lavoro avvenuto a Termini Imerese, è tornato a casa. Adesso la moglie e i due figli potranno dare l’ultimo saluto al marito, e al padre dopo due settimane dalla tragedia avvenuta in un cantiere.
È la moglie dell’uomo che ha fatto sapere la data in cui potranno essere celebrati i funerali. “Finalmente dopo 14 giorni mio marito a casa. Giovedì 3 febbraio i funerali alle ore 11 alla chiesa Madre di Misilmeri”.
Una lunga attesa per la famiglia Corso e Scafidi che non ha fatto altro che aumentare il dolore per quanto avvenuto. Una morte dolorosa, che ha portato via un padre di famiglia lavoratore e ben amato da tutti. Un dramma su cui dovrà essere fatta luce visto che l’uomo è morto a causa di una forte scarica elettrica. Il pm ha disposto l’autopsia sulla salma del 57enne operaio di Misilmeri per accertarne con esattezza le cause del decesso.
Secondo quanto ricostruito, Francesco Corso è rimasto folgorato martedì 18 gennaio 2022, attorno alle 13. Il lavoratore edile, regolarmente impiegato in una ditta di Bolognetta, molto esperto in questo tipo di attività e autista di betonpompa, si trovava in un cantiere in contrada Bragone, a Trabia, dove sono appena i iniziati i lavori per la costruzione di una villetta. Stava manovrando con una pompa per calcestruzzo per gettare il cemento, che poi due operai di un’altra impresa procedevano a distendere sulla piattaforma. È allora che Corso ha inavvertitamente urtato con il braccio meccanico del macchinario i fili dell’alta tensione e la potentissima scarica elettrica non gli ha lasciato scampo.
Il Pm della Procura di Termini Imerese, dott, con l’ausilio dei carabinieri della locale stazione intervenuti per tutti i rilievi, ha aperto un procedimento penale con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Un atto dovuto per accertare la dinamica, le cause e le responsabilità dell’ennesima morte bianca. In particolare, andrà chiarito, perché quella linea elettrica fosse attiva.