Stop al sistema dei colori e meno quarantena, la richiesta delle Regioni al Governo

"Guardare al futuro e procedere rapidamente verso una normalizzazione"

Stop al sistema dei colori, basta con il tracciamento dei contatti avuti con i positivi, diminuire i giorni di quarantena. Sono alcune delle richieste della Conferenze delle Regioni che si sono riunite per affrontare la questione della pandemia e del suo andamento.

Aprire un processo di normalizzazione

“Guardare al futuro e procedere rapidamente verso una normalizzazione della situazione che consenta una ripresa più ordinata e il rilancio del nostro Paese”. Questo l’obiettivo che si è posta la Conferenza delle Regioni e che sono la base di una posizione che i Presidenti della Regioni hanno condiviso in modo unanime, come ha dichiarato oggi Massimiliano Fedriga Presidente della Conferenza delle Regioni.

Le richieste della Conferenza

Le Regioni chiedono di superare definitivamente il sistema a colori delle zone di rischio assieme all’esigenza che la sorveglianza sanitaria sia riservata ai soggetti sintomatici rappresentano i caposaldi di un documento che sarà inviato al Governo e che sarà una piattaforma imprescindibile per il futuro confronto fra l’Esecutivo e le Regioni.

Secondo le Regioni va poi semplificata la sorveglianza nelle scuole. Sotto questo profilo per non interrompere continuamente l’attività didattica in presenza è opportuno tenere in isolamento solo gli studenti positivi sintomatici. Infine occorrerà rivedere la classificazione dei ricoveri Covid evitando di includere i pazienti positivi ricoverati per altre patologie.

“La lotta alla pandemia da Covid-19, caratterizzata dalla variante Omicron, richiede un aggiornamento della strategia di contrasto”, continua la Conferenza,  “tenuto conto dell’elevato tasso di vaccinazione che ha raggiunto percentuali ormai significative per la gran parte della popolazione e numeri incoraggianti per la popolazione pediatrica”.

“L’aggiornamento si rende, pertanto, necessario per avviare un percorso di normalizzazione della vita dei cittadini e dell’intero Paese, conferendo fiducia a chi ha condiviso le scelte che la Repubblica italiana, nel suo insieme, ha posto in campo nel corso di questi due difficili anni, tenendo in dovuta considerazione ogni misura utile per il contrasto alla pandemia”.

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