Troppi rischi, la riapertura delle scuole siciliane verso nuovo rinvio

di Redazione Web
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Potrebbe arrivare un nuovo slittamento dell’apertura delle scuole in Sicilia. L’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla si sarebbe sbilanciato su un ulteriore prolungamento delle vacanze per altri due giorni rinviando fino a lunedì la ripartenza.

“Se si ascoltano le esigenze giunte in modo unanime dalle scuole e dai Comuni – ha detto – il rinvio della riapertura di tre giorni e fino anche a cinIntanto “le previsioni della rivista specializzata Tuttoscuola parlano di 200mila classi in Dad entro 7 giorni da oggique giorni può essere utile per fare fronte alle nuove misure anti-Covid. Abbiamo già previsto un calendario largo in relazione all’andamento della pandemia e quindi siamo in grado di fare fronte a questa esigenza”. “Visto che avevamo adottato un calendario con sufficienti misure di salvataggio mi preoccupa poco lo slittamento in avanti del ritorno degli studenti in aula. Non si può pretendere che i ragazzi stiano cinque ore davanti a uno schermo e tra l’altro non lo fanno. Se immaginiamo che lo facciano ci prendiamo in giro”, ha precisato.

Intanto “le previsioni della rivista specializzata Tuttoscuola parlano di 200mila classi in Dad entro 7 giorni da oggi. Lo ha detto il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, a Rainews24. “Quello che il governo non ha voluto fare lo farà la pandemia – ha continuato -. A mio avviso sarebbe stato preferibile rinviare l’apertura di 2-3 settimane per raggiungere gli obiettivi che al momento non sono raggiunti. Il governo ha compiuto una scelta legittima suUna previsione facile da fare guardando i contagi”. lla quale io non sono d’accordo. Ma questo è normale un uno stato democratico”.

È critico il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, sulla decisione di riaprire le scuole oggi. “Non è vero che siamo di fronte a un virus che non crea problemi nella fascia d’età pediatrica. Io in questo momento avrei puntato su due settimane di Dad”, ha detto nella trasmissione ‘L’Italia s’è desta’ di Radio Cusano Campus. Questo periodo di Dad, ha aggiunto, avrebbe permesso di “potenziare la vaccinazione dei ragazzi e dei bambini. Nella fascia 5-11 anni abbiamo ancora 3,1 milioni di bambini non vaccinati”.

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