Sicilia in bilico, rischio arancione fino al 16 maggio, proteste dalle zone rosse
La Sicilia è in bilico tra il giallo e l'arancione anche se la bilancia pesa di più verso l'arancio

La Sicilia potrebbe restare in zona arancione per un’altra settimana. Il giallo dovrebbe arrivare dal 17 maggio ma la decisione spetterà al ministro della salute Speranza che domani firmerà la nuova ordinanza con il nuovo cambio di colori.
Sicilia zona gialla dal 17 maggio?
La Sicilia è in bilico tra il giallo e l’arancione anche se la bilancia pesa di più verso l’arancio. Troppo lenta, infatti, è la discesa dei contagi e troppo poche le vaccinazioni che rendono ancora più complicato il passaggio in una fascia con meno restrizioni. Da oltre un mese, quindi, la Sicila resterà zona arancione. Un fatto che sta innescando numerose proteste, soprattutto da parte dei ristoratori che vedono sfumare le aperture.
Dati in calo ma potrebbe non bastare
La settimana scorsa la Sicilia aveva l’intervallo inferiore dell’Rt a 1,02 e un rischio moderato. Per tornare in giallo, secondo quanto stabilito, si deve aspettare almeno due settimane con l’Rt sotto 1 o il rischio basso. L’isola l’Rt sotto la soglia dovrebbe riscontrarlo, nella settimana tra il 26 aprile e il 2 maggio, ma potrebbe non essere sufficiente. Inoltre ieri in Sicilia sono stati registrati 782 nuovi casi, nell’ultima settimana la curva segna un -18% di contagi e l’incidenza per 100 mila abitanti è pari a 125, inferiore alla media nazionale che a oggi si attesta a 127. L’occupazione degli ospedali è scesa del 29%.
Intanto arrivano polemiche sulla zona rossa
“Comunicare che un Comune sia zona rossa alle ore 19 del giorno precedente è una follia che non sta né in cielo né in terra. La zona rossa, così come attuata in questi mesi, non funziona. Non ha senso. Dà, solamente, il colpo finale alle attività commerciali già allo stremo. Sia Termini Imerese che le numerose altre città che stanno subendo questi provvedimenti non fanno registrare alcuna flessione dei contagi, ma solo il crollo dell’economia. Musumeci è responsabile della morte delle imprese siciliane”. A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Sunseri che con un post su Facebook denuncia come priva di senso la comunicazione del presidente della Regione Nello Musumeci di confermare Termini Imerese e le altre città siciliane come zona rossa con scarsissimo preavviso.
“I Comuni, le imprese e i cittadini sono con l’acqua alla gola”
“Centinaia di attività commerciali – scrive Sunseri – stanno pagando, a caro prezzo, i focolai familiari. Questo non è accettabile. I Comuni, le imprese e i cittadini sono con l’acqua alla gola e da parte della Regione non arriva alcun supporto. I Comuni e i cittadini non si sono visti arrivare nessun sostegno da parte della Regione Siciliana. Siamo ancora in attesa dei 300 milioni di euro del fondo perequativo del maggio 2020. Peraltro da mesi chiediamo a gran voce l’attivazione di un hub vaccinale a Termini Imerese ma il Presidente della Regione ha saltato la richiesta a piè pari, attivando invece gli hub in città come Bagheria, Misilmeri e Cefalù. Mentre il distretto sanitario termitano, che conta più di 60 mila persone, continua a non avere un proprio e idoneo centro vaccinale a causa di scelte che ci auguriamo non siano di colore politico” – conclude Sunseri.