Avanza la ricerca per curare il Covid-19, autorizzate 16 sperimentazioni

In Italia si moltiplicano gli studi e le ricerche per trovare un vaccino al Coronavirus ma anche per trovare una cura per i pazienti che contraggono l’infezione.
L’Aifa, Agenzia Italiana del farmaco, ha pubblicato il primo Report sui protocolli degli studi clinici dei farmaci utilizzati per il trattamento di pazienti affetti da Covid-19 valutati dalla Commissione tecnico scientifica.
Sono in tutto 16 gli studi autorizzati dal Comitato che in tutto ha analizzato circa 80 istanze.
L’Agenzia ha pubblicato anche una scheda tecnica sull’utilizzo dell’eparina a basso peso molecolare nel trattamento dei pazienti con Covid-19.
Il report fa riferimento al periodo 17 marzo-13 aprile. Sono state valutate dalla CTS 80 domande, tra richieste di autorizzazione di avvio di protocolli di sperimentazione e proposte di studi clinici.
In tutto sono 16 gli studi clinici che hanno avuto parere favorevole. Di questi 7 sono stati autorizzati anche dal Comitato Etico Unico dell’INMI L. Spallanzani e sono stati avviati.
A questi si aggiungono due studi clinici sul medicinale Remdesivir, approvati dall’AIFA prima dell’entrata in vigore del DL Cura Italia.
In totale gli studi avviati sono attualmente 9.
L’agenzia del farmaco si è espressa anche sull’utilizzo dell’eparina a basso peso molecolare. Questi farmaci sono utilizzati nella prevenzione del tromboembolismo venoso post chirurgico e del tromboembolismo venoso in pazienti non chirurgici affetti da una patologia acuta, ad esempio insufficienza cardiaca acuta, insufficienza respiratoria, infezioni gravi o malattie reumatiche, con mobilità ridotta e ad aumentato rischio di tromboembolismo venoso.
Sono inoltre utilizzate nel trattamento della trombosi venosa profonda e dell’embolia polmonare e della sindrome coronarica acuta.
Riguardo il trattamento dei pazienti con Covid-19 con le eparine a basso peso molecolare, nel razionale della sua scheda tecnica l’Aifa indica che l’uso delle EBPM si può collocare sia nella fase iniziale della malattia che nella fase avanzata.
Nella fase iniziale, quando è presente una polmonite e si determina una ridotta mobilità del paziente con allettamento, l’eparina potrà essere utilizzata a dose profilattica allo scopo di prevenire il tromboembolismo venoso.
Nella fase più avanzata della malattia, in pazienti ricoverati, per contenere i fenomeni trombotici a partenza dal circolo polmonare come conseguenza dell’iperinfiammazione dovuta alla malattia, le EBPM dovranno essere utilizzate a dosi terapeutiche.
L’Aifa sottolinea però nella scheda tecnica che “poiché l’uso terapeutico delle EBPM sta entrando nella pratica clinica sulla base di evidenze incomplete e con importanti incertezze anche in merito alla sicurezza, si sottolinea l’urgente necessità di studi randomizzati che ne valutino efficacia clinica e sicurezza”.
Intanto ecco i 9 studi sperimentali attualmente avviati per la cura del Covid-19.
09/04/2020 – SOLIDARITY – Studio randomizzato OMS
08/04/2020 – Hydro-Stop – somministrazione precoce di idrossiclorochina
30/03/2020 – Tocilizumab 2020-001154-22 (tocilizumab)
27/03/2020 – RCT-TCZ-COVID-19 (tocilizumab)
26/03/2020 – Sarilumab COVID-19 (sarilumab)
25/03/2020 – Sobi.IMMUNO-101 (emapalumab/ anakinra)
22/03/2020 – TOCIVID-19 (tocilizumab)
11/03/2020 – GS-US-540-5773 (remdesivir)
11/03/2020 – GS-US-540-5774 (remdesivir)