
“Chiudere nell’intero territorio nazionale le attività che non sia necessarie, indispensabili a garantire beni e servizi essenziali”.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia nuove restrizioni per fronteggiare l’emergenza Coronavirus che in Italia ha tra ieri e oggi ha fatto 792 nuovi deceduti. Portando il conto a 4.825 persone morte per Coronavirus.
“Ho scelto fin dall’inizio di non minimizzare di non nascondere la realtà sotto i nostri occhi. E’ la crisi più difficile che il paese sta vivendo dal secondo dopoguerra. I decessi di questi giorno non sono semplici numeri. Sono persone, affetti. Le misure fin qui adottate richiedono tempo prima che possano dispiegare i loro effetti. Dobbiamo continuare a rispettare tutte le regole, con pazienza e fiducia. Non abbiamo alternative. In questo momento dobbiamo resistere”.
“Al di fuori delle attività essenziali – ha detto Conte in diretta – consentiremo solo lo svolgimento di lavoro in modalità smart workinig e solo le attività produttive ritenute comunque rilevanti per la produzione nazionale”.
“Le misure adottate fino a oggi richiedono tempo e dobbiamo continuare a rispettare le regole. Sono misure severe ma non abbiamo alternative. Dobbiamo resistere perché solo così riusciremo a tutelarci”.
“C’è chi rischia di più, i medici, gli infermieri, le forze dell’orine la protezione, civile, i farmacisti, gli autotrasportatori. Donne e uomini che compiono ogni giorno un atto di amore nei confronti dell’italia intera”.
“Supermercati, generi alimentari e di prima necessità resteranno aperti come anche farmacie, para farmacie, banche, poste, assicurazioni. Assicurati i trasporti”.
“Lo stato c’è. Rallentiamo il motore produttivo del paese ma non lo fermiamo. Non rinunciamo al coraggio e alla speranza nel futuro”.
“Mai come ora la nostra comunità deve stringersi come una catena a protezione della vita”.
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