Coronavirus, 340 positivi in Sicilia, 58 in 24 ore: Musumeci invoca «Esercito in strada»

Salgono a 340 i positivi al Coronavirus in Sicilia, lo conferma la Regione Siciliana.
Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 3.961 sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità, invece, 340 campioni (58 più di ieri).
Risultano ricoverati 179 pazienti (24 a Palermo, 91 a Catania, 16 a Messina, 2 ad Agrigento, 9 a Caltanissetta, 11 a Enna, 3 a Ragusa, 15 a Siracusa e 8 a Trapani) di cui 36 in terapia intensiva, mentre 142 sono in isolamento domiciliare, quindici sono guariti (nove a Palermo, due ad Agrigento e Messina, uno a Enna e Ragusa) e quattro deceduti. L’ultimo decesso, per insufficienza cardiorespiratoria, è avvenuto a Enna: si tratta di un uomo di 82 anni con altre patologie , risultato positivo al tampone.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Un “maggiore controllo preventivo” e una “più intensa attività sanzionatoria nei centri abitati”, con “particolare riguardo” ai capoluoghi di provincia e agli approdi dello Stretto. Li ha chiesti il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in una nota inviata alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, vista la “perdurante diffusa inosservanza delle norme di prevenzione della diffusione del Covid-19”.
Il governatore, nella lettera inviata alla responsabile del Viminale, ha sottolineato come l’Isola sia “una Regione dove il tasso di crescita dei soggetti positivi al contagio, in questo momento, si rivela superiore a quello della media nazionale”. Musumeci ha chiesto, quindi, di “valutare la necessita’ di impartire disposizioni affinche’ sia potenziato il numero delle pattuglie delle forze dell’ordine”, ricorrendo, ove ritenuto necessario, anche ai “militari dell’Esercito impegnati in Sicilia nell’operazione ‘Strade sicure'”.
“La situazione sul piano sanitario e’ complessivamente sotto controllo ma ci stiamo preparando al peggio perché e’ probabile che l’escalation di questa epidemia possa arrivare alla fine del mese di marzo o all’inizio di aprile”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, intervenendo a ‘Mattino cinque’, su Canale5. Il governatore ha ricordato che “in dieci giorni” sono arrivati nell’Isola “oltre 31mila persone che hanno presentato l’autodenuncia ma non sappiamo – ha aggiunto – se tutti hanno osservato l’isolamento. Voglio sperare di si’ ma chiaramente -ancora Musumeci – c’e’ anche chi sfugge alle norme e al protocollo”. E sullo stop ai collegamenti da e per l’Isola, il governatore ha ricordato di avere chiesto al ministero dell’Interno “di aumentare la presenza delle pattuglie sullo stretto di Messina”.