
Un uomo proveniente da Codigno, principale focolaio in Italia del Coronavirus, è stato fermato oggi a Palermo nel corso di un controllo della Polizia municipale.
I caschi bianchi lo hanno fermato in viale Strasburgo nel tardo pomeriggio di oggi.
Dagli accertamenti è emerso che l’uomo, 50 anni, palermitano, a inizio marzo è rientrato da Codogno, in provincia di Lodi. Si tratta del paese considerato come uno dei principali focolai italiani del Coronavirus.
L’uomo sarebbe rientrato in Sicilia lo scorso 9 marzo e si sarebbe dovuto mettere in quarantena domiciliare almeno fino al 23 marzo.
Ai poliziotti avrebbe spiegato che sarebbe uscito da casa per sfamare unnrandagio della zona.
Per il palermitano è scattata la denuncia per la violazione dell’articolo 650 del Codice Penale.
Un atteggiamento più che irresponsabile è stato quello del palermitano, che essendo tornato da una delle zone rosse della Lombardia, ha rischiato di mettere a repentaglio la salute dei cittadini.
Così mentre i siciliani sono costretti a stare a casa e sacrificarsi per il bene di tutti, c’è chi addirittura essendo tornato dal Nord continua a girare per le città. In barba alle restrizioni imposte dal Decreto del Presidente dem Consiglio dei Ministri Conte e alle ordinanze del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Le istituzioni continuano a ripeterlo all’infinito: state a casa.
Un caso più che eclatante è quello del palermitano tornato da Codogno a inizio marzo e che non ha rispettato la quarantena.