Allarme Coronavirus a Palermo, 28 cinesi messi in quarantena
Di nuovo allarme Coronavirus a Palermo ma è solo un modo per prevenire i contagi

Per escludere il contagio da Coronavirus a Palermo 28 cinesi si trovano al momento in quarantena in alcuni appartenenti. La notizia è stata confermata questa mattina dal presidente dell’associazione Cinesi d’Oltremare, Han Guangrong.
Si tratta, ha spiegato, di 28 persone di nazionalità cinese residenti a Palermo. Al momento si trovano in auto-isolamento per quindici giorni, dopo essere tornati a fine gennaio dalla Cina, dove erano andati per il capodanno.
Han Guangrong ha seguito le indicazione arrivare dall’ambasciata cinese alle comunità nel territorio italiano: “Abbiamo affittato alcuni appartamenti per accogliere i 28 concittadini che in via precauzionale staranno in quarantena per quattordici giorni”.
L’associazione rifornisce i 28 cinesi in quarantena a Palermo di tutto ciò che serve durante l’isolamento – ha detto il presidente – Facciamo questo con lo scopo di fare prevenzione contro il Coronavirus“. C’è da aggiungere che nel quartiere di provenienza della città di Wenzhou, nella parte sud orientale della provincia cinese dello Zhejiang, da dove provengono le persone adesso in quarantena, non ci sono stati casi di contagio.
Appena sbarcati all’aeroporto di Palermo, sono stati dotati di mascherina. L’associazione ha così organizzato il trasferimento immediato negli appartamenti, dove stanno trascorrendo la quarantena. Molti di loro, partiti senza famiglia, ora non possono incontrare mogli e figli. “La comunità cinese a Palermo – conclude Guangrong – monitora continuamente il flusso dei concittadini che arrivano in città, per prevenire, informare e tranquillizzare tutti”.
Intanto dopo l’attività di screening della temperatura corporea per passeggeri in arrivo con i voli internazionali, da stasera, all’aeroporto di Palermo Falcone Borsellino, i tecnici del ministero della Salute e della Croce Rossa Italiana estenderanno i controlli anche ai passeggeri dei voli nazionali provenienti da Roma Fiumicino. Come da prassi, saranno utilizzati i termometri laser, mentre sono state avviate le procedure per l’acquisto dei termoscanner.
L’indicazione arriva dal ministero della Salute e dalla Protezione Civile, alla conclusione dell’incontro di oggi con le società di gestione degli aeroporti.