Operazione antimafia Cupola 2.0, chieste condanne per 6 secoli di carcere
Per Settimo Mineo, anziano boss del Pagliarelli, chiesta la pena più alta: 20 anni

Nel 2018 l’operazione antimafia Cupola 2.0. Ieri le richieste di condanna.
Oltre sei secoli di carcere sono stati richiesti sai pm di Palermo per i 56 imputati del processo alla mafia della provincia di Palermo. Sono gli arrestati dell’operazione antimafia Cupola 2.0 che ha bloccato il tentativo di rinascita della Commissione provinciale, la Cupola, appunto.
Il procuratore aggiunto Salvatore De Luca e i sostituti Amelia Luise, Francesca Mazzocco, Dario Scaletta, Bruno Brucoli e Gaspare Spedale hanno chiesto 636 anni.
Il blitz antimafia avvenne nel dicembre 2018 e il processo a boss e gregari si sta celebrando in abbreviato dentro l’aula bunker dell’Ucciardone.
Per Settimo Mineo, anziano boss del Pagliarelli, chiesta la pena più alta: 20 anni. L’uomo è considerato l’erede di Totò Riina. Vent’anni chiesti anche per il boss di Porta Nuova, Gregorio di Giovanni, per Calogero Lo Piccolo (figlio di Salvatore, il «barone» di San Lorenzo, e fratello di Sandro), Erasmo Lo Bello, Rubens D’Agostino, Gaspare Rizzuto, Giuseppe Serio, Salvatore Sciarabba, Giovanni Salerno e Francesco Caponnetto.
Sconti per i collaboratori di giustizia. Chiesti due anni per Sergio Macaluso e Domenico Mammi. Cinque anni e due mesi è invece la condanna richiesta per altri due pentiti, l’ex boss di Belmonte Mezzagno, Filippo Bisconti, e l’ex capo della cosca di Villabate, Francesco Colletti.
Queste le richieste di pena al termine della requisitoria dei pubblici ministeri: Stefano Albanese (12 anni), Filippo Annatelli (18 anni), Gioacchino Badagliacca (14 anni), Filippo Salvatore Bisconti (5 anni e due mesi, grazie all’attenuante prevista per i collaboratori di giustizia), Giuseppe Bonanno (11 anni e 4 mesi), Carmelo Cacocciola (15 anni), Giovanni Cancemi (14 anni), Francesco Caponetto (20 anni), Francesco Colletti (5 anni e due mesi, grazie all’attenuante prevista per i collaboratori di giustizia), Giovanna Comito (2 anni), Giuseppe Costa (14 anni), Maurizio Crinò (13 anni e 4 mesi), Filippo Cusimano (14 anni), Rubens D’Agostino (20 anni), Gregorio Di Giovanni (20 anni), Filippo Di Pisa (13 anni e 4 mesi), Andrea Ferrante (10 anni), Salvatore Ferrante (4 anni), Calogero Lo Piccolo (20 anni), Vincenzo Ganci (12 anni), Giusto Giordano (4 anni e sei mesi), Michele Grasso (12 anni), Leandro Greco (16 anni), Marco La Rosa (10 anni), Gaetano Leto (18 anni), Erasmo Lo Bello (20 anni), Sergio Macaluso, (2 anni) Michele Madonia (13 anni e 4 mesi). Umberto Maiorana (2 anni e 8 mesi), Domenico Mammi (2 anni grazie all’attenuante riconosciuta dai collaboratori) , Giusto Francesco Mangiapane (13 anni), Matteo Maniscalco (10 anni), Antonio Giovanni Maranto (8 anni e 4 mesi), Luigi Marino (15 anni), Fabio Messicati Vitale (14 anni), Giovanni Salvatore Migliore (14 anni), Settimo Mineo (20 anni), Andrea Mirino (4 anni), Salvatore Mirino (16 anni), Massimo Mulè (14 anni), Domenico Nocilla (14 anni), Salvatore Pispicia (18 anni), Gaspare Rizzuto (20 anni), Michele Rubino (14 anni), Giovanni Salermo (20 anni), Pietro Scafidi (10 anni e 8 mesi), Salvatore Sciarabba (20 anni), Giuseppe Serio (20 anni), Giovanni Sirchia (13 anni e 4 mesi), Salvatore Sorrentino (18 anni), Giusto Sucato (11 anni),Vincenzo Sucato (16 anni e 8 mesi), Rosolino Mirabella (13 anni e 4 mesi), Salvatore Troia (14 anni), Giacomo Alaimo (7 anni) e Nicolò Orlando (10 anni e 8 mesi).