Truffa dei falsi dietologi a Palermo, 12 persone indagate (VIDEO)
Le indagini del 2018 avevano permesso di scoprire e sequestrare uno studio abusivo di nutrizione e dietetica

Scoperta una falsa dietologa a Palermo dalla Guardia di Finanza e scatta il sequestro di 135 mila euro. La somma è ritenuta profitto illecito legato allal reato di associazione a delinquere, finalizzata alla truffa all’esercizio abusivo della professione.
In tutto sono 12 le persone iscritte nel registro degli indagati nell’operazione denominata “Light Diet”, iniziata nell’ottobre 2018 dalla Guardia di Finanza quando aveva scoperto nel mese di ottobre una falsa dietologa che operava nel quartiere Cruillas di Palermo.
Le indagini del 2018 avevano permesso di scoprire e sequestrare uno studio abusivo di nutrizione e dietetica. Era il novembre 2018 e nella sede dell’associazione “Tra Sole e Luna – Amici della natura”, nel quartiere Cruillas di Palermo e gestita Giuseppa Anastasi, messinese, 69 anni, venivano messi i sigilli.
In tutto sono stati identificati oltre 1000 paziente, alcuni anche minorenni. Alcuni degli ex clienti dello studio professionale abusivo di Cruillas hanno anche sporto denuncia per truffa ritenendo che la falsa dietologa e le sue collaboratrici fossero in realtà professioniste del settore regolarmente abilitate. I pazienti ricevevano, secondo quanto ricostruito dalla Guardia di Finanza, piani alimentari dietro il pagamento di 50 euro. Oltre alla dieta, i pazienti venivano convinti ad assumere integratori alimentari venduti dagli stessi indagati. L’indagata suggeriva anche di eseguire esami del sangue e delle feci i cui risultati erano sottoposti alla sua valutazione.
Il procuratore aggiunto Sergio Demontis e il sostituto Laura Siani hanno iscritto dodici persone nel registro degli indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e all’esercizio abusivo della professione. Su richiesta dei pm il giudice per le indagini preliminari Roberto Riggio ha disposto il sequestro preventivo di 135 mila euro. A tanto ammonta, ad una prima analisi, il provento del reato.
Oltre ad Anastasi, impiegata amministrativa dell’azienda ospedaliera Villa Sofia Cervello, sotto inchiesta sono finiti pure Ester Orofino, Maria Lopez, Concetta Santoro, Claudia Mutolo, Edoardo ed Eugenio Nastro Siniscalchi, Maria Iacona, Giovanna Gelardi, Rita Baucina, Antonina Favaloro, Cinzia Beluto.