A Masterchef sua maestà il Cous cous di Benedetta Schifano, trapanese Doc (VIDEO)
Uno dei piatti che meglio si sposano con la tradizione enogastronomica della Sicilia Occidentale

Il Cous Cous trapanese diventa protagonista di Masterchef la celebre trasmissione che va in onda su Sky. Così Trapani e San Vito Lo Capo, dove ogni anno viene organizzata una delle più belle manifestazioni, creano l’abbinata vincente in televisione.
A Masterchef è stato celebrato uno dei piatti che meglio si sposano con la tradizione enogastronomica della Sicilia Occidentale e del Trapanese in particolare. Così la trasmissione di Sky omaggia questo piatto storico che padroneggia sulle tavole di ogni trapanese ad ogni festività.
Gli Chef di Masterchef, Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli e la masterclass di Masterchef che raduna i 20 migliori cuochi dilettanti italiani, hanno accolto la signora Benedetta Schifano, Trapanese Doc.
Trapani a Masterchef: Benedetta Schifano, depositaria dei segreti della tradizione
La Signora Schifano ha rivelato alla masterclass i segreti e tutti i nomi tipici degli strumenti per la preparazione del Cous Cous alla Trapanese. Cous Cous, Cous Cous ed ancora Cous Cous, che ben venga, come tutto ciò che accende le luci sul nostro territorio.
A mostrare ai concorrenti come “incocciare il cous cous” è Benedetta Schifano, un’esperta di questa antica tecnica. Si è trattato della Mystery Box della sesta serata di MasterChef 9.
Non solo dolci, in Sicilia ed in provincia di Trapani, ma tantissimi prodotti poveri e non, che meritano un viaggio di gusto in Sicilia.
Sul lavoro delle mani, l’antica sapienza del gesto, è incentrata l’attenzione di giudici e concorrenti della masterclass. “C’è il cous cous: pulsazioni di felicità, ma anche molta responsabilità” dice col solito entusiasmo Luciano, che da siciliano è contento di trovare un prodotto familiare ma teme che abbiano aspettative più alte nei suoi confronti.
Benedetta ha mostrato i passaggi fondamentali per la lavorazione del cous cous: dall’incocciamento della semola di “spezzato di Bidì” – che fanno tradizionalmente le donne insieme, metafora dell’unione dei popoli sottolineano i giudici – al “fisculiamento”, dalla preparazione della “cuddura” per sigillare la couscoussiera ai cuddureddi utili a controllare i tempi di cottura. Poi è toccato agli aspiranti chef preparare, in 60 minuti, il loro couscous