
Salvatore Lupo godeva di buona salute tanto che faceva anche sport all’interno della casa circondariale di Frosinone.
È giallo sulla morte del ragazzo monrealese di 31 anni trovato senza vita all’interno del carcere laziale dove stava scontando un condanna a 6 anni per associazione mafiosa.
Il team di avvocati Mauro Torti, Valentina Castellucci e Salvino Caputo ha ottenuto che si faccia sul corpo l’autopsia al fine di verificare con certezza le cause.
“Vogliamo che ci sia un approfondimento – afferma l’avvocato Torti – perché era un ragazzo in piena salute, che faceva sport all’interno della struttura carceraria. La collega Castellucci l’aveva incontrato nei giorni scorsi e lui aveva lamentato delle intolleranze non meglio precisate. Quindi abbiamo chiesto alla Procura di Frosinone l’esame autoptico che verrà eseguito venerdì”.
Salvatore Lupo parlava di Sergio Damiani come il «nuovo Papa» della famiglia mafiosa di Monreale. Venne ascoltato dai carabinieri di Monreale nel corso di una intercettazione che poi eseguirono il blitz antimafia nel 2018. Salvatore Lupo era stato condannato il 15 novembre dal Giudice per le indagini preliminari a 6 anni con il rito abbreviato.
Il ragazzo 31enne è stato trovato morto nella sua cella dalle guardie carcerarie. La prima ipotesi parla di un infarto ma I suoi legali vogliono vederci chiaro e come detto, hanno chiesto che sul corpo del detenuti venga eseguita l’autopsia per chiarire una volta per tutte le cause del decesso.